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THE STORIES OF (ITALIAN) COWARDICE CARRIED IN THE BRITISH PRESS, LIKE ALL THINGS ELSE IN WARTIME, WERE DESIGNED FOR HOME CONSUMPTION BY CIVILIANS."Siege: Malta 1940-1943 by Ernle Bradford.
LE NAVI DI QUESTA CLASSE(LITTORIO) NEL 1940, ANNO IN CUI ENTRARONO IN SERVIZIO, ERANO LE PIÙ POTENTI NAVI DA BATTAGLIA DEL MONDO, e persero questo primato soltanto nel 1942 con l'entrata in servizio delle giapponesi Yamato comunque più lente e meno manovriere e delle americane Iowa che raggiunsero livelli di superiorità soltanto dopo i numerosi ammodernamenti degli anni successivi. Le Littorio avevano una protezione subacquea super-resistente, con la cintura costituita da due strati di piastre inclinate, con quella principale che era di 350mm, seguita da una secondaria di 36mm, a differenza di tutte le altre costruzioni mondiali comprese quelle tedesche, in cui la cintura era costituita da piastre verticali. La compartimentazione e il bilanciamento interno assicuravano buona stabilità e galleggiabilità anche nel caso le navi fossero state colpite al disotto della linea di galleggiamento, cosa che venne dimostrata dalle vicende belliche, quando le corazzate di questa classe, ripetutamente colpite da siluri, riuscirono a rientrare alle loro basi. Per rendere lo scafo più resistente agli attacchi subacquei, venne adottato il sistema dei Cilindri Pugliese, ideati dallo stesso progettista. I Cilindri Pugliese consistevano in contenitori di 3,80m di diametro e 120m di lunghezza, collocati all'interno di una intercapedine tra lo scafo interno e la murata esterna e riempiti con acqua o nafta. In caso di esplosione di mina o siluro, la potenza d'urto sarebbe stata distribuita in tutte le direzioni, diminuendo i relativi danni.
La propulsione era a vapore con 4 gruppi turboriduttori alimentati dal vapore di 8 caldaie tipo Yarrow/Regia Marina sviluppate dallIngegner Belluzzo dellAnsaldo di Genova, alimentate a nafta in cui l'acqua fluiva attraverso tubi riscaldati esternamente dai gas di combustione, sfruttando così il calore sprigionato dai bruciatori, quello dalle pareti della caldaia e quello dei gas di scarico. Nel XX secolo questo tipo di caldaia diventò il modello standard per tutte le caldaie di grosse dimensioni, grazie anche all'impiego di acciai speciali in grado di sopportare temperature elevate e allo sviluppo di moderne tecniche di saldatura. L'apparato motore era protetto da cilindri corazzati singoli per ogni caldaia e per ogni ventilatore, mediante coperture cora