Telefriuli Focus - Speciale Cargnacco

Amici miei, guardate questo filmato emozionante, struggente. Parla degli Alpini in Russia. Italiani meravigliosi. Come mio padre Paolo. Di lui, come sapete, ho scritto nel potere è noioso, Baldini Castoldi, 2016. Questo uno stralcio:

“Per mio padre Paolo ho sempre avuto una venerazione assoluta. Si è laureato a ventidue anni, per poi arruolarsi come volontario. È stato sottotenente della 33esima Batteria del Gruppo Bergamo, Secondo reggimento artiglieria alpina della Divisione tridentina e ha fatto la Campagna di Russia. Dopo la guerra è diventato magistrato e ha insegnato Diritto civile all’Università di Ferrara e poi Diritto privato e Diritto civile a Bologna. Il libro di Franco Fiocca, Classe 1921, edito da Mursia, parla di lui. Fiocca, amico e commilitone di mio padre, ne descrive il coraggio in combattimento e racconta delle sue ferite multiple alla mano, al fianco e alla spina dorsale e ricorda quando, nella ritirata dopo la battaglia di Nikolajewka, mio padre, pistola in pugno, ha fatto scendere dalla slitta un riluttante ufficiale che poteva camminare per far sistemare su quel mezzo di fortuna l’autore del libro, gravemente ferito e allo stremo delle forze… Amavo mio padre… Lui aveva una statura morale che non ho più rivisto in nessun altro uomo. Non amava il lusso; caldo, freddo, cibo scarso o cattivo: non faceva mai una piega… Mi manca moltissimo”.

Come mi mancano gli Italiani meravigliosi di questo filmato, prima eroi in guerra, poi, per chi ha avuto la fortuna di tornare a casa, eroi del Boom Economico. Italiani meravigliosi che spero siano di esempio e ispirazione per le generazioni future. Perché il sangue, nonostante tutto, è lo stesso.