Giardino di piazzale Cialdini, Mestre: la distruzione dei giardini all'alba del 22 gennaio 2021

Il 22 gennaio 2021 è accaduto a Mestre, in piazzale Cialdini, un fatto increscioso: l'Amministrazione Comunale ha proceduto, all'alba, alla distruzione totale di un bellissimo seppure minuto Giardino, molto amato dai mestrini, lasciandoli spiazzati, increduli, indignati.
Questo giardino era stato consegnato molti anni fa ai mestrini quale parziale compensazione della distruzione di vicini giardini pubblici di via San Pio x, che erano stati sacrificati, nonostante innumerevoli proteste e suppliche dei cittadini, per fare posto a un orrendo palazzotto di cemento.
Purtroppo nella nostra Città sembra sia in vigore la totale noncuranza dei pubblici amministratori responsabili, sui valori più importanti per la salute e la vivibilità: l'amore, la cura, il mantenimento e l'incremento del verde.
E questo è il triste risultato, come si può ben vedere nel breve video.
Ci si chiede a questo punto quando avranno fine questi continui scempi: dal piazzale di villa Erizzo con il deposito delle immondizie davanti alla sua facciata, al Parco di San Giuliano, devastato e snaturato dalla smania di creare "grandi eventi", a via del Tinto, dove dovrebbero sorgere ville a ridosso di un prezioso e delicatissimo bosco, a Forte Marghera, dove potrebbe sorgere un banale e anacronistico parcheggio scambiatore per 300 auto, sopra ad una pertinenza del Forte stesso, la XIII lunetta, che per ora è un magnifico pratone erboso unico nel suo genere, e la lista sarebbe ancora lunga...
Mestrini, alzate la testa, guardatevi attorno, fatevi sentire, fermate questi scempi. Gli amministratori durano in carica un attimo, queste distruzioni peseranno per sempre; fateli smettere, la Città è Vostra, delle future generazioni, non è loro proprietà e non hanno il diritto di vita e di morte su nulla; imparate dalla storia di questa maltrattata Mestre, vi supplico.
E per quanto riguarda il giardino di piazzale Cialdini, ora purtroppo ex Giardino, pretendete una sola cosa: che torni dove era e come era, senza condizioni!
Francesco chico Brunello