6 Attacchi USA in un mese: Situazione in Venezuela sta Degenerando

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Negli ultimi mesi, le tensioni tra Stati Uniti e Venezuela sono aumentate, con una serie di operazioni e dichiarazioni che fanno pensare a qualcosa di molto più grande di una semplice “lotta al narcotraffico”. Dietro la narrativa ufficiale, infatti, si nasconde un intreccio di interessi economici, energetici e strategici che vede coinvolti non solo Washington e Caracas, ma anche Pechino.
Il Venezuela è da anni un nodo cruciale nella competizione per il controllo delle risorse naturali più ambite del pianeta: petrolio, gas, oro e terre rare. Con oltre 300 miliardi di barili di riserve petrolifere, il Paese possiede il giacimento più grande al mondo, superando persino Arabia Saudita e Iran. È qui che entra in gioco la Cina.
Mentre gli Stati Uniti cercano di isolare Caracas con sanzioni e pressione militare, Pechino fa esattamente l’opposto: investe, finanzia, costruisce. Negli ultimi anni la Cina ha concesso al governo di Nicolás Maduro oltre 60 miliardi di dollari in prestiti e ha siglato decine di accordi nel settore energetico, infrastrutturale e tecnologico. Ogni giorno, centinaia di migliaia di barili di petrolio venezuelano prendono la via dell’Asia, consolidando un’alleanza economica sempre più stretta. Per gli Stati Uniti, questo significa una cosa sola: perdita d’influenza nel proprio cortile di casa.
Questo video analizza:
• Le vere motivazioni economiche dietro l’escalation tra Stati Uniti e Venezuela;
• Il ruolo della Cina e la sua strategia di espansione nel continente americano;
• Come le risorse energetiche venezuelane siano diventate l’oggetto del contendere tra le due superpotenze;