Empoli-Vicenza 29/11/1992 | Serie C1 - Girone A | Post partita

Estratto dalla trasmissione serale "Fuori Gioco" | TelePD Italia7 | 29 novembre 1992

Servizio e commenti in studio a cura di Gildo Fattori e Lorenzo Petiziol, con ospiti Maurizio Mosca, Gianni Di Marzio e Giuseppe Galderisi in studio, e il presidente del Vicenza Pieraldo Dalle Carbonare al telefono.

A distanza esatta di 28 anni si ripropone il ricordo di un evento di cronaca nera fortunatamente conclusosi senza vittime.
Si tratta della famosa partita giocata allo stadio Castellani di Empoli, al termine della quale la polizia esplose colpi di arma da fuoco ad altezza uomo (pare addirittura ben 12 spari) che colpirono due tifosi veneti che si accingevano a salire nei pullman per il ritorno a Vicenza.
La partita al vertice si era conclusa con la vittoria dei padroni di casa per 1-0 nonostante le buone occasioni avute dai biancorossi (tra cui un palo, una traversa, un gol annullato per un dubbio fuorigioco non rendicontato nel servizio ed un'evidente mancata assegnazione di un rigore con relativa contemporanea espulsione per una gomitata al volto in piena area data dal terzino azzurro Guarino alla punta avversaria Gasparini; al giorno d'oggi il VAR non avrebbe dato scampo al difensore empolese); al rientro negli spogliatoi vi era stata tensione fra i giocatori, mentre il gran numero degli assai delusi supporter berici (quasi duemila) stava sfollando verso il parcheggio con le auto private e i 36 pullman del centro coordinamento clubs.
Probabili screzi tra drappelli di tifosi toscani giunti in zona per gli sfottò di rito e le frange più accese di quelli veneti mettevano in difficoltà i pochi agenti posti a controllare l'incontro clou della giornata tra le due capolista del girone (il questore di Empoli predispose soli 90 uomini a controllare circa 7mila tifosi!) e questi, sentendosi "in pericolo", non trovarono di meglio da fare che sparare lacrimogeni e, appunto, colpi di rivoltella, ad altezza uomo.
Fortunatamente non vi furono tragedie: i due ragazzi raggiunti dai proiettili se la cavarono con lesioni uno alla spalla e l'altro alla schiena, curabili in qualche settimana, ma un'altra quarantina di tifosi vicentini lamentò però contusioni varie più o meno serie: il più sfortunato tra loro dovette ricorrere ad un ricovero in neurochirurgia per una lesione all'occhio.
L'Empoli quella sera restò solo al vertice della classifica a pochi turni dal termine del girone d'andata: era la compagine guidata da Walter Nicoletti e con in squadra gente del calibro di Spalletti, Perrotti, Melis, Zamuner, Montella e Galante. Al ritorno il Vicenza allenato da Renzo Ulivieri si prese la rivincita davanti a circa 15mila spettatori superando i rivali per due reti ad una e staccandoli definitivamente prima di aggiudicarsi la promozione in serie B assieme al Ravenna di Francesco Guidolin.