Riscatto laurea, perché non conviene a tutti: caso per caso, la guida

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La convenienza del riscatto di laurea è, da sempre, uno dei temi "caldi" quando si parla di pensioni. Per questo motivo, il Corriere della Sera ci ha chiesto di fare il punto sulla convenienza, età per età, a seconda del profilo lavorativo. Ne abbiamo parlato in un pezzo a firma di Andrea Carbone per Corriere .it con le nostre elaborazioni @smileconomy.

Vista la crescente importanza del requisito di pensione anticipata contributiva, che consente di andare in pensione tre anni prima (a 64 anni di età, incrementati per l'attesa di vita) rispetto al normale requisito di vecchiaia (67 anni, idem da adeguare), abbiamo diviso l'analisi in due.

Una prima simulazione mostra gli effetti del riscatto quando si riesce a raggiungere questo requisito, oggi superabile sia grazie ai contributi versati nell'INPS, sia attraverso quanto è stato maturato nel proprio fondo pensione. L'anticipo del momento della pensione grazie al riscatto di laurea, in molti di questi casi, non è pari al numero di anni riscattati.

Per chi invece (seconda simulazione) il requisito non è raggiungibile, i benefici del riscatto di laurea sono mediamente maggiori.

Nelle altre schede abbiamo parlato di chi rischia di andare in pensione dopo, della pace contributiva e delle agevolazioni fiscali.

Per approfondire il tutto, dopo il video introduttivo, ecco il link al pezzo. Buona lettura!