C'era una volta... gli esploratori 🗺️- Ibn Battuta 🐪(sulle orme di Marco Polo)

1325 - Un giovane berbero, Ibn Battuta, lascia il suo nativo Marocco per fare un pellegrinaggio alla Mecca, come fa ogni buon musulmano. Senza saperlo, si imbarca in una straordinaria odissea, forse il più grande viaggio di tutti i tempi.
Era un'epoca turbolenta, stretta tra le crociate cristiane e le conquiste dell'"Orda d'oro" del khan mongolo. Ma era anche un periodo in cui l'Islam gestiva un vasto impero commerciale che si estendeva dall'Africa orientale alla Cina.
Per un giovane pellegrino entusiasta, è facile fare appello alla famosa ospitalità musulmana lungo il cammino, e il nostro eroe Pierre-Battuta non se ne priva. Intelligente, colto e discreto, faceva appello ai principi, ai sultani e agli altri visir che incontrava. E lo impiegheranno come "quadi" (giudice delle leggi islamiche) o lo manderanno come ambasciatore in regni lontani. Così, dopo la Mecca,
Battuta continuò il suo viaggio, passando per la Persia, il Mar Nero, l'India, Costantinopoli, la Siberia... È solo quando arriva a Pechino che pensa di tornare.
Ovunque vada, Battuta getta intorno a sé un occhio colto e divertito. Dai deserti del Sahara, della Libia o del Gobi, attraverso le profondità della steppa asiatica o il regno di Kayoukari dove le donne dominano, il nostro avvocato osserva e partecipa a degli eventi molto strani. E con buona ragione: in 29 anni di viaggi, ha coperto 44 paesi e 120.000 km, l'equivalente di tre volte il giro della Terra! E nessuno, meglio di lui, ha saputo raccontarci le mille e una sfaccettature di un Oriente affascinante.
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