Svelati gli affreschi del convento della Martorana

Palermo si prepara a svelare uno altro dei suoi tesori nascosti. In occasione del Festival Il Genio di Palermo, organizzato dalla Fondazione Le Vie dei Tesori insieme con l'Università degli Studi di Palermo, l'ex convento della Martorana - storica sede della facoltà di Architettura - aprirà eccezionalmente le porte ai visitatori nei weekend del 17-18 e 24-25 maggio. Un'opportunità per scoprire i risultati degli importanti lavori di restauro che hanno riportato alla luce straordinari affreschi nascosti.

"Abbiamo voluto offrire ai palermitani l'opportunità di visitare in anteprima uno dei cantieri più suggestivi della città - sottolinea il rettore Massimo Midiri - . La Martorana, che per anni ha ospitato la facoltà di Architettura, tornerà a vivere grazie a questo progetto di recupero che unisce passato e futuro".

"Quella che vedremo è solo l'ultima delle sorprese emerse in questo cantiere - spiega Laura Anello, soprintendente artistico di UniPa Heritage e presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori - . La Martorana è un luogo stratificato, dove ogni intervento ci regala nuove rivelazioni. Durante i restauri abbiamo trovato un affresco che ne nascondeva un altro, una scoperta che ci ha posto davanti a scelte complesse per valorizzare entrambe le opere”.

Tra le scoperte più emozionanti, Costanza Conti, responsabile del Settore Valorizzazione e restauro di UniPa, racconta: "Rimuovendo alcuni controsoffitti danneggiati abbiamo rinvenuto due affreschi di grande valore. Nel refettorio, una crocifissione purtroppo mutilata nel volto di Cristo, affiancata dalle figure di Santa Brigida e dei santi Barnaba e Frediano. Nella stanza del capitolo, invece, è emersa una Madonna col bambino, sotto la quale si intravede un'altra raffigurazione mariana, probabilmente parte di un affresco precedente”.

Antonio Sorce, dirigente dell'Area Edilizia di UniPa, illustra il progetto futuro: "Stiamo lavorando a una ristrutturazione integrale che trasformerà il complesso in un polo multifunzionale per didattica e ricerca, senza dimenticare la vocazione museale di alcuni spazi. Vogliamo restituire alla città questo gioiello architettonico, facendolo rivivere attraverso nuove funzioni”.

(Video Rosaura Bonfardino)