2.3 CULTURA DELLA TECNICA: Dressing Design e No-Stop City
Автор: CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Загружено: 2024-09-10
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A cura di Cristina Casero
CSAC, Abbazia di Valserena
14 settembre - 23 dicembre 2024
Come altri architetti Radicali, che nel corso degli anni sessanta e settanta conducono un’analisi critica della società, il collettivo fiorentino Archizoom Associati utilizza il progetto come affermazione di una controcultura aperta agli sconfinamenti linguistici e alternativa agli ancora pressanti diktat dei maestri del funzionalismo. No-Stop City (1970-71) è uno dei loro progetti più noti.
Il piano continuo e omogeneo della città-fabbrica supermercato, con cui il gruppo intende rappresentare le forme più contraddittorie del capitalismo, è al tempo stesso il riferimento dei loro progetti di industrial design, tra cui l’abito, inteso quale primo grado di costruzione dell’habitat e indagato nelle sue componenti tecniche e di fabbricazione.
Negli stessi anni è così messo a punto il Dressing Design (1970-72), un sistema di abbigliamento destinato alla produzione in serie costituito da due capi – body e tuta – che possono essere variamente combinati tra loro e personalizzati attraverso la decorazione dei tessuti e l’uso degli accessori. “Vestirsi è facile” è il motto con cui i sei componenti del gruppo propongono un nuovo modo di usare l’abito – non una nuova moda – e una metodologia progettuale alternativa al nascente stilismo.
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