Michele Bernetti e la storia di Umani Ronchi e Davantage

L'azienda porta questo nome perché in effetti il fondatore dell'azienda era un signore molto appassionato di agricoltura che si chiamava Gino Umani Ronchi. Entrò nel settore del vino a Cupramontana, che è uno dei luoghi storici di produzione del Verdicchio. Qui parliamo degli anni '50: il Verdicchio ancora se ne parlava come uva, ma non come DOC, perché le DOC per legge escono più avanti, negli anni '60.Lui aveva questa attività. Dopo alcuni anni mio nonno materno, che era ugualmente appassionato di agricoltura ma faceva tutt'altro lavoro, entra in società con il signor Umani Ronchi e chiede a mio padre – che nel frattempo si stava sposando e pensava di fare tutt'altra carriera, perché doveva fare una carriera diplomatica – un aiuto per pochi mesi. Mio padre tra pochi giorni compie 90 anni, e tutti i giorni passa in azienda: è stato sicuramente il motore di questa azienda per tantissimi anni.Il signor Umani Ronchi abbandona l'attività, l'azienda si trasferisce a Osimo, la famiglia a metà degli anni '60, e quindi la mia famiglia decide di tenere l'azienda e lasciare il nome originario.Arriviamo ad oggi: oggi noi siamo impegnati soprattutto su tre territori. C'è la zona dei Castelli di Jesi, dove appunto proviene il Verdicchio che poi assaggiamo – stiamo assaggiando ora – e la zona del Conero, che ci interesserà più tardi con un vino che non è ad hoc ma comunque è prodotto nella zona del Conero. Quindi, penso che questa sia forse la parte delle Marche che si conosce di più, perché è la parte di mare ed è anche turisticamente conosciuta. E poi, da ormai diversi anni, abbiamo un'azienda in Abruzzo, nella zona di Roseto degli Abruzzi, per Montepulciano d'Abruzzo, Cerasuolo e Pecorino, che sono prodotti là in zona... Segue nel video!