La FERRARI meno CARA è anche la MIGLIORE? Ferrari AMALFI
Автор: Motor1 Italia
Загружено: 2025-12-19
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La Amalfi è la nuova Ferrari "entry level", con motore V8 non ibrido, trazione posteriore, con 2+2 posti. È dunque la Ferrari meno potente e meno cara presente attualmente in listino... e se fosse anche la migliore?
Gli ingredienti per una splendida sportiva sembrano esserci tutti, soprattutto pensando a gran parte delle supercar moderne, che alzano sempre di più il livello delle prestazioni, esasperando i numeri delle loro schede tecniche.
La Ferrari Amalfi evolve il linguaggio stilistico della Ferrari Roma, con volumi e proporzioni che emergono da superfici poco lavorate. Sulla fiancata, per esempio, c'è una nervatura che non emerge subito dalla carrozzeria, andando poi ad abbinarsi a uno spigolo sul passaruota posteriore per disegnare una forma molto riuscita, che tra l'altro è un elemento che si nota spesso durante la guida, quando si guarda nello specchietto laterale.
Il design della Amalfi ha un sapore più "tecnico" rispetto a quello della Roma che, in particolare, nella zona anteriore aveva una griglia che prendeva ispirazione dalle sportive degli anni '50 e '60.
Ora la presa d'aria è più evidente e si è cercato di mimetizzare meglio il radar e i sensori sul paraurti. I gruppi ottici hanno ancora una porzione che si assottiglia lasciando più spazio alle esigenze dell' aerodinamica, tenute in considerazione anche nella parte inferiore del "muso", dove si trovano dei canali venturi e delle carene chiamate scarpette, che riducono il coefficiente Cx di penetrazione aerodinamica. Turbolenza e pressione dell'aria hanno influenzato anche il disegno dei cerchi in lega, con una lavorazione molto bella delle razze che va anche ad alleggerire le ruote.
In coda si fanno notare i 4 terminali di scarico sfalsati, che richiamano visivamente le luci posteriori, annegate in una fascia che crea un effetto luminoso diffuso, quasi liquido, decisamente interessante. Poco sopra c'è un labbro aerodinamico a tutta larghezza, con al centro del portellone un'ala mobile per cui sono previste 3 posizioni: bassa resistenza, deportanza media e massima deportata, per produrre 110 kg di carico aerodinamico verticale in più a 250 km/h, con un aumento del 4% per quel che riguarda il drag.
La fascia che ingloba le luci posteriori nasconde anche la maniglia per aprire il bagagliaio, che ha una capacità minima di 273 litri, sviluppata poco in altezza ma con una buona profondità, sfruttabile anche ribaltando i sedili posteriori.
Del resto, la configurazione 2+2 rende la Ferrari Amalfi una gran turismo più versatile di altre super sportive, anche se lo spazio nella zona posteriore è adatto più che altro a dei bambini (a delle persone adulte solo per trasferimenti brevi). Si tratta comunque di una comodità in più per mettere giubbotti o qualche borsone morbido.
Nell'aggiornare gli interni dalla Ferrari Roma e la Ferrari Amalfi, l'abitacolo è stato rivisto in maniera sostanziosa, mantenendo l'impostazione simmetrica della plancia tra l'area dedicata al pilota e quella del passeggero. Ora però i rivestimenti definiscono un ambiente più ampio, con dei pannelli porta più regolari, geometrici.
E sono cambiati i materiali, a cominciare dall'alluminio satinato del tunnel centrale, ricavato dal pieno, che riserva una nicchia al telecomando della chiave di accensione, con la forma del marchio Ferrari.
Più avanti ci sono il tipico "cancelletto", che ricorda il selettore del cambio manuale delle Ferrari del passato, una mensola per ricaricare senza fili il telefono e i tasti per i vetri elettrici.
Il display centrale dell'infotainment - dotato di Apple CarPlay e Android Auto senza fili - non è più messo in verticale e non ha più una cornice in nero lucido, soluzione ormai passata di moda (per fortuna): ora ha una disposizione orizzontale che rende più intuitivo l'utilizzo.
A richiesta si può avere anche uno schermo touch per il passeggero ed è digitale anche la strumentazione dietro al volante, da cui sono spartiti i tasti digitali (una modifica che molti clienti aspettavano da tempo) per tornare a dei pulsanti fisici, più facili da azionare durante la guida. Sempre a grande richiesta, il tasto di accensione e spegnimento del motore non è più digitale, ma restituisce un piacevole "clic" quando lo si preme.
Scoprite come si è comportata su strada in questo video.
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