BALCONE ‘E NAPULE (CLAUDIO VILLA – VIS RADIO 1949)
Автор: borgoantico44
Загружено: 2018-01-15
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Dipinto canoro della magnificenza dei balconi di Napoli, ornati di rose, dove si affacciano le più belle fanciulle facendo trepidare i loro spasimanti. Il brano è “Balcone ‘e Napule” composto da Eduardo Falcocchio su versi di Enzo Bonagura nel 1949 ed ha partecipato alla Piedigrotta di quell’anno. Inciso dal “Reuccio” della canzone melodica italiana, Claudio Villa, per la Vis Radio il 27 Ottobre 1949 con l’Orchestra VIS ,rappresenta una novità per quegli anni in quanto Villa canta in napoletano solo il ritornello mentre la restante parte è in italiano. Di identica fattura la versione dii Rondinella mentre quella di Franco Ricci è tutta in napoletano. Claudio Villa esibisce nell’incisione gorgheggio e falsetto con il suo caratteristico finale. Un prologo della sua grande interpretazione, l’anno successivo, della canzone “Luna Rossa” con cui divenne uno dei più celebri cantanti dell’epoca.
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Painted singing of the magnificence of the balconies of Naples, adorned with roses, where the most beautiful maidens face, making their suitor tremble. The piece is "Balcone 'e Napule" composed by Eduardo Falcocchio on verses by Enzo Bonagura in 1949 and he participated in the Piedigrotta of that year. Recorded by the "Reuccio" of the Italian melodic song, Claudio Villa, for the Vis Radio on October 27th 1949 with the Vis Orchestra , represents a novelty for those years as Villa sings in Neapolitan only the refrain while the remaining part is in Italian. The version of Rondinella is the same version, while the one by Franco Ricci is all in Neapolitan. Claudio Villa exhibits in the gorgheggio and falsetto engraving with its characteristic ending. A prologue of his great interpretation, the following year, of the song "Luna Rossa" with which he became one of the most famous singers of the time.
BALCONE ‘E NAPULE
E.BONAGURA – E.FALCOCCHIO
A Napoli ad un balcon di qua,
ad un balcon di là,
s’affaccian donne maggiaiole
e le saluta il sole e le festeggia il sole.
A Napoli frasi, sospiri qua,
chi perde tempo là,
un fiore cade dal balcone
e s’alza la canzone e vola la canzone.
Oi né si me vuò bene,
oi né stasera viene
pecchè t’aggià parlà,
pecchè t’aggià spiegà.
A Napoli, da quel balcon di qua,
da quel balcon di là,
l’innamorata bionda o bruna
sorride al chiar di luna, in un chiaror di luna.
Balconi con le rose
e il canto di fanciulle sospirose,
ringhiere al primo piano
pei sogni che si toccano con mano.
Loggette in riva al mare
che la luna passa ad inargentare,
balcone che risplende
per dire che c’è mamma che attende.
A Napoli frasi, sospiri qua,
chi perde tempo là,
un fiore cade dal balcone
e s’alza la canzone e vola la canzone.
Oi né si me vuò bene,
oi né stasera viene
pecchè t’aggià parlà,
pecchè t’aggià spiegà.
A Napoli, da quel balcon di qua,
da quel balcon di là,
l’innamorata bionda o bruna
sorride al chiar di luna, in un chiaror di luna.
E scende giù la luna
e s’innammora a luna
o cheti fa la luna
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