Libertà è potere. Ma per fare cosa? La lezione magistrale di Francesco Remotti
Автор: Biblioteca Gambalunga
Загружено: 2025-11-21
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BIBLIOTERAPIA. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri, XV (2025)
Sabato 15 novembre ore 17 | Biblioteca Gambalunga
Francesco Remotti, Libertà è potere. Ma per fare cosa?
Per il secondo appuntamento di “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) con i libri”, la rassegna di lezioni magistrali e presentazioni di libri dedicata alla comprensione del mondo contemporaneo curata dalla Biblioteca Gambalunga, giunta alla quindicesima edizione dedicata quest’anno al tema della libertà, la parola passa all’antropologia culturale.
La conferenza di Francesco Remotti, dal titolo “Libertà è potere. Ma per fare che cosa?”, propone una riflessione lucida e provocatoria su uno dei concetti più complessi e fraintesi della modernità. Antropologo di fama internazionale, Remotti invita a interrogarsi sul significato reale della libertà, mettendo in discussione l’idea che essa coincida semplicemente con l’assenza di vincoli o con l’autonomia individuale. La libertà, suggerisce, è sempre una forma di potere: ma quale potere, e verso chi o che cosa?
Attraverso il suo sguardo antropologico, Remotti mostra come ogni società costruisca la propria idea di libertà, e come questa sia intrecciata alle relazioni, ai limiti e alle responsabilità che ci definiscono come esseri umani. In un tempo in cui la libertà sembra spesso ridotta a consumo o a rivendicazione personale, la conferenza apre uno spazio critico per ripensarla come possibilità condivisa, come forza capace di generare legami e trasformazioni collettive.
Un incontro che sollecita il pubblico a uscire dalle semplificazioni del discorso corrente e a riscoprire la libertà non come privilegio individuale, ma come pratica etica e sociale del vivere insieme.
Francesco Remotti è professore emerito di Antropologia culturale presso l’Università di Torino e socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Ha condotto ricerche etnografiche nel Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo) e ricerche etnostoriche sui regni dell’Africa equatoriale. Ha sviluppato riflessioni teoriche sul concetto di identità e sull’antropo-poiesi, come attestano le sue numerose pubblicazioni. Tra le sue pubblicazioni più significative ricordiamo: Contro l’identità (Laterza, 1996), Contro natura. Una lettera al Papa (Laterza, 2008), Noi, primitivi. Lo specchio dell’antropologia (Bollati Boringhieri, 2009), L’ossessione identitaria (Laterza, 2010), Cultura. Dalla complessità all’impoverimento (Laterza, 2011), Fare umanità. I drammi dell’antropo-poiesi (Laterza, 2013), Somiglianze. Una via per la convivenza (Laterza, 2019). Con Maurizio Bettini e Massimo Raveri ha inoltre pubblicato Ridere degli dèi, ridere con gli dèi (Il Mulino 2020).
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