Graziano Accinni "Il sentiero degli elefanti " Le sei anarchie

GRAZIANO ACCINNI LE SEI ANARCHIE
2025
Non è stato difficile liberarsi da tutte le zavorre del mercato della produzione e dell’organizzazione di quello che concerne la pubblicità e la divulgazione di un qualsiasi prodotto. Le sei anarchie rappresenta il mio ultimo sbocco nella tanto tormentata situazione musicale italiana e mondiale a cui già in passato non avrei voluto appartenere perché troppo mainstream e per me che sono cresciuto con la musica etnica, il Folk il Prog il Blues e il Rock Jazz dell’era Spectrum di Billy Cobham è stato quasi un percorso obbligato nel porre al mio pubblico tutti i miei punti di riferimento spalmati nei decenni ad iniziare dal 1984 fino al 2024 con alcuni tra i miei brani composti e una sola cover che ho vissuto intensamente quando in gioventù ascoltavo l’Hard Rock degli Zeppelin, Deep Purple ed altri più contaminati. Questo EP rappresenta quello che sono adesso, libero da orpelli e sincero divulgatore della mia personalità musicale lasciando in disparte gli artifici dello studio dei produttori e degli arrangiatori ,un disco a km zero direttamente dal mio piccolo studio di campagna al mondo vero e quello virtuale, usando i mezzi della rete che tutti noi a livello generazionale non abbiamo mai avuto a disposizione in età giovanile e vi posso assicurare che non era affatto semplice riuscire ad arrivare alle case discografiche e ai vari ambienti che allora si occupavano di musica con grandi professionisti e addetti ai lavori. La situazione attuale con gli Home Studio e tutti i vari strumenti elettrici ed elettronici ti permettono libertà di espressione e di curare i minimi particolari, chiaramente non potranno mai suonare come una produzione in grandi studi con ingegneri del suono e grandi produttori ma dalla loro parte questi lavori hanno tanta verità e pulizia d’intenti senza alcun ammiccamento ne politico ne sociale e tantomeno di vendite cercando solo una piccola strada sincera in un mondo svogliato di dignità e di verità. La derivazione di anarchia in questo caso sta solo ad indicare i grandi filosofi della Grecia Antica che non avevano bisogno di regole per rispettare il mondo che li circondava quindi il riferimento alla libertà di espressione e alle sei corde del mio strumento ne fanno un lavoro semplice e complesso allo stesso momento una degna chiusura a quei brani che ho composto in gioventù e anche a quelli della piena maturità scandendo gli anni trascorsi all’interno della Musica a vari livelli e con esperienze variegate con artisti e svariati generi.