Il bergamotto di Reggio Calabria profuma il mondo

La storia del profumo coincide con quella del bergamotto di Reggio Calabria: 2200 ettari coltivati, 300mila quintali di raccolto, 8mila addetti, 30 milioni di fatturato. E un enorme indotto, con l’80% del prodotto destinato all’industria profumiera.Se n’è parlato a Bergarè, la prima kermesse dedicata al bergamotto di Reggio Calabria, voluta dal presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana, supportata da Ezio Pizzi, che è il presidente del consorzio di tutela dell’agrume, e organizzata da Giovanna Pizzi, giornalista esperta di agroalimentare. Nel castello aragonese di Reggio Calabria, i grandi nasi della profumeria hanno fatto il punto sull’importanza dell’essenza per la produzione delle fragranze delle grandi maison: il maestro profumiere di Dior e Chanel François Demachy ha ripercorso la nascita di Eau Sauvage, il profumo maschile più venduto al mondo, creato con i bergamotti della zona di Condofuri, nella frazione di San Carlo. Nello stesso territorio Luis Vuitton sta acquistando un intero bergamotteto. Gianfranco Capua, a Campo Calabro, distribuisce ogni giorno, in 54 paesi, gli oli essenziali estratti dai frutti. Alexandrine Demachy, presidente di Cosmo International Fragrances, con sede in Florida e diversi atelier in Europa, ha portato a Bergarè il punto di vista degli industriali della profumeria, mentre Ambra Martone, presidente dell’Accademia del profumo, è risalita alle origini della storia del bergamotto di Reggio Calabria, fino alla prima Acqua di Colonia.