Più Libri Più Liberi, polemica per l'editore di estrema destra Passaggio al Bosco
Автор: alanews
Загружено: 2025-12-04
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Più Libri Più Liberi, polemica per l'editore di estrema destra Passaggio al Bosco
Alcune ragazze protestano davanti lo stand dell'editore: "Nazismo non è democratico, ha ragione Zerocalcare"
Cronaca (Roma). "Ernst Junger" di Julius Evola, "Nausea di Céline" di Jean-Pierre Richard, "Il razzismo contro i bianchi" di François Bouquet, "Decima Flottiglia Mas" di J. Valerio Borghese, "Charlie Kirk. La fede, il coraggio e la famiglia" di Gabriele Caramelli e "Il gender esiste" di Rossano Sasso. Sono alcuni dei titoli esposti dall'editore Passaggio al bosco, oggetto di polemiche in questo giorno per la sua presenza tra gli stand di Più libri più liberi, che sta ancora concludendo l'allestimento del proprio spazio. Tra i poster sulle pareti, anche immagini di Ernst Junger e Filippo Tommaso Marinetti. Interpellati dai cronisti che chiedono un commento, la risposta dei responsabili è: "Non vogliamo alimentare le polemiche. Faremo un comunicato alla fine della fiera, abbiamo già detto tutto prima. Protesta di un gruppo di studentesse del liceo Caravaggio di Roma, appartenenti al collettivo Artemisia, davanti allo stand di Passaggio al Bosco, a Più Libri Più Liberi. "Voi siete d'accordo con questo libro?", hanno chiesto agli espositori riferendosi ad alcuni testi relativi a Charlie Kirk o al ruolo delle donne. "Questo libro non l'ho letto", ha risposto il venditore dietro al banco. "Noi non siamo d'accordo con nulla di ciò che pubblicano", dicono alcune di loro, che preferiscono non fornire il loro nome perché minorenni. "Nemmeno con la loro idea del ruolo della donna. Ci sono testi neonazisti, o che parlano di Kirk che certo non era un eroe della patria. Siamo d'accordo con Zerocalcare, che non è venuto. Siamo qui a protestare così come eravamo pronte a farlo l'anno scorso per la questione Caffo, che poi non è venuto".
Tra gli stand di Più Libri più liberi, è stato allestito pure lo spazio di Red Star Press, casa editrice di sinistra citata a sua volta all'interno delle polemiche di questa edizione, in opposizione a Passaggio al bosco. Tra i libri esposti, "Azione antifascista" di Mark Bray, "La corazzata Potemkin" di Gianfranco Vanni Collirio, "Comandante Che Guevara" di Sergio Dalmasso. E, ancora, "Il libretto rosso di Mao", "Il libretto rosso di Stalin" e "Stato e rivoluzione" di Vladimir Lenin. Sulle pareti t-shirt che rileggono in chiave ironica alcuni film con battute su temi di lotta antifascista e femminista. Accanto al nome campeggia la scritta: Editoria Antifascista. "Non c'è nulla di occasionale in quella scritta - dice Cristiano Armati - nonostante sia vergognoso quello che sta succedendo. Se qualcuno può pensare che la storia del movimento operaio e democratico possa essere paragonata alla negazione della democrazia della Costituzione, della partecipazione popolare io penso che c'è un problema gigantesco. Noi non siamo la risposta, noi siamo effettivamente la via collettiva, popolare, democratica del paese. Il corpo estraneo sono loro. Patetici. La cosa vergognosa è che poi alla fine l'unico nome che viene fuori, come sempre, è il nostro e questa cosa qua significa additare, significa indicare un bersaglio". Pochi stand più in là rispetto a Passaggio al bosco c'è anche lo stand di Lotta Comunista. I volontari presenti hanno scelto di non commentare. (Marco Vesperini/alanews)
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bambole di Rapunzel passaggio al bosco non nel bosco sembra proprio Poi appunto facciamola L'hanno visto anche i lettori l'ha visto il sindaco di Roma l'ha visto l'assessore alla cultura smeriglio che hanno deciso effettivamente non presenziare qui perché è evidente contraddizione di una fiera che è più liberi ma poi appunto ospita delle degli di tori che fanno di fatto quella che sembra non voglia nazista tessuti in un mondo in cui i miei nonni i miei genitori a scuola la parrocchia eccetera eccetera mi hanno insegnato la stessa cosa c'è l'articolo 3 della Costituzione articolo 3 della Costituzione vuol dire rimuovere gli ostacoli organizzare rimuovere ostacoli uguaglianza la il dovere della solidarietà l'organizzazione politica economica e sociale del paese Questo vuol dire essenzialmente l'antifascismo me l'hanno insegnato persone che la pensavano a molto diversamente da me a destra a sinistra anarchici conservatori in tutto questo c'era evidentemente una pregiudiziale antinazista Cioè se io penso appunto che bisogna recuperare per il 26 meteo punto dico anzi i ghanesi mo che come dire oggi in Italia è molto più diffuso anche dell'antisemitismo Comunque il razzismo così penso che quello non faccia parte del fatto di entrati Quindi è chiaro che non limite non è messo una volta per tutte ma tutti i giorni noi dobbiamo cercare di mettere un limite che non vuol dire Censura Ma vuol dire la possibilità di avere un patto in cui In qualche modo ci riconosciamo ma un conto è parlare di censu
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