Castello di Torre Alfina la magia di una dimora storica e prestigiosa Torre Alfina Castle mavic air
Автор: videodiary
Загружено: 2023-01-03
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Torre Alfina è una frazione del comune di Acquapendente in provincia di Viterbo ed è situata al margine settentrionale dell’altopiano dell’Alfina (estremo nord del Lazio), a 620 m s.l.m.. Dal 2007 ha aderito al Club dei Borghi più belli d’Italia.
La sua storia si identifica con quella del suo Castello, costruito nel medioevo intorno ad una torre di avvistamento longobarda dalla quale proviene probabilmente parte del nome, il sostantivo Torre.
Sfuggono del tutto le circostanze delle origini, ma la posizione strategica a guardia di importanti vie di comunicazione, che attraversano anticamente il territorio, ne indica la funzione difensiva in un sistema facente capo a Orvieto. Una cronaca del '500 fa risalire la fondazione della prima torre detta "del Cassero" all' VIII sec., ma le prime testimonianze documentarie compaiono nel 1200. Ed è a partire da questo periodo che la storia del castello e del borgo si intreccia con quella dei Monaldeschi della Cervara. Proprio a Sforza Monaldeschi della Cervara (+ 1584), famoso uomo d'armi, si deve l'iniziativa di trasformare l'antica struttura fortificata ed elegante residenza di campagna sul modello rinascimentale. Gli artefici ingaggiati erano gli stessi che lavoravano anche nella cattedrale di Orvieto e nel palazzo Monaldeschi della città, Ippolito Scalza per le opere di scultura e architettura e Cesare Nebbia e la sua bottega per la decorazione pittorica. I Monaldeschi conservarono la proprietà fino alla metà del XVII secolo, quando per via ereditaria passò alla famiglia Bourbon del Monte. Nel 1880 Guido Bourbon del Monte la vendette al banchiere di Anversa Edoardo Cahen, che avviò un restauro totale del palazzo affidando il progetto all'architetto senese Giuseppe Partini. Seguendo la tendenza del revival in voga in quel periodo, Partini realizzò un'imponente struttura in stile neogotico rivestita in pietra grigia di Bagnoregio, occultando l'autentico aspetto medievale e le stratificazioni rinascimentali. Della dimora cinquecentesca dei Monaldeschi restano il prospetto del cortile interno e un'ala al primo piano che conserva un camino monumentale in pietra e un ciclo decorativo che celebra la casata. Il figlio di Edoardo Cahen, Teofilo Rodolfo, completò i lavori, commissionando la decorazione pittorica all'artista romano Pietro Ridolfi (1906) e i raffinati pannelli delle porte all'ebanista senese Tito Corsini (1915). Nella rinnovata ed elegante residenza Rodolfo tornò a soggiornare fino alla promulgazione delle leggi razziali, quando fu costretto ad abbandonare definitivamente l'Italia. Diversi passaggi di proprietà segnano la storia successiva del castello.
Ai piedi del castello vive Torre Alfina, sorta nei secoli alla primitiva Torre di guardia e nominato dal 2007 uno dei borghi più belli d'Italia con le sue viuzze e case in pietra crea un'atmosfera d'altri tempi. Situato a 602 metri slm nell'altopiano dell'Alfina è punto caratteristico triconfinale fra Umbria, Lazio e Toscana
Torre Alfina is a fraction of the municipality of Acquapendente in the province of Viterbo and is located on the northern edge of the Alfina plateau (far north of Lazio), at 620 m a.s.l.. Since 2007 it has joined the Club of the most beautiful villages in Italy .
Its history is identified with that of its Castle, built in the Middle Ages around a Lombard watchtower from which part of the name, the noun Tower, probably comes from.
The circumstances of the origins are completely overlooked, but the strategic position to guard important communication routes, which in ancient times crossed the territory, indicates its defensive function in a system headed by Orvieto. A chronicle of the 16th century traces the foundation of the first tower called "del Cassero" back to the 8th century, but the first documentary evidence appears in 1200. And it is from this period that the history of the castle and the village is intertwined with that of the Monaldeschi della Cervara. It was precisely to Sforza Monaldeschi della Cervara (+ 1584), a famous man of arms, that we owe the initiative to transform the ancient fortified structure into an elegant country residence on the Renaissance model. The craftsmen hired were the same who also worked in the cathedral of Orvieto and in the Monaldeschi palace of the city, Ippolito Scalza for the works of sculpture and architecture and Cesare Nebbia and his workshop for the pictorial decoration. The Monaldeschis kept the property until the mid-17th century, when it passed by inheritance to the Bourbon del Monte family. In 1880 Guido Bourbon del Monte sold it to the Antwerp banker Edoardo Cahen, who began a total restoration of the building, entrusting the project to the Sienese architect Giuseppe Partini.
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