Masaccio: Il tributo - La Cappella Brancacci 3 di 3

Terzo video dedicato alla Cappella Brancacci.
La scena del Tributo, più di qualunque altra all'interno della Cappella, ci aiuta ad identificare quelle che poi diventeranno le caratteristiche della maggior parte della pittura del Primo Rinascimento: uso del chiaroscuro per dare plasticità ai personaggi; studio anatomico del corpo sempre più rigoroso; postura dei personaggi in contrapposto, come all'epoca classica; impiego della prospettiva lineare brunelleschiana e di quella aerea, per costruire il senso dello spazio e guidare l'occhio dello spettatore verso il centro; uso di luci uniformi e di ombre che diano effetti realistici; espressività accentuata dei personaggi; scorci prospettici in senso illusionistico; riattualizzazione della storia proposta; naturalismo d'insieme.
Realizzato con una sorta di "montaggio filmico e non cronologico", il capolavoro di Masaccio ci fa entrare nel cuore del Primo Rinascimento in pittura.

00:00 Il soggetto
03:00 La ripetizione dei personaggi (la narrazione continua)
04:46 Il "montaggio non cronologico"
05:39 Gli apostoli a semicerchio
06:22 Una composizione dinamica (la gestualità)
08:15 Il vero miracolo
10:09 La prospettiva centrale
11:22 La predella di San Giorgio il drago di Donatello
12:00 Personaggi monumentali e scultorei
13:02 Una prima prospettiva aerea
14:28 La riattualizzazione
16:56 L'ambientazione
17:54 L'arco-nicchia
18:55 Un'unica fonte di luce
20:23 Le ombre
21:09 San Pietro che pesca
22:09 Lo scorcio prospettico
22:54 Il contrapposto
25:15 L'espressività dei volti
27:39 I caratteri della pittura del Rinascimento
30:40 Il tributo della storia