La nascita dell’Universo: dai miti al Big Bang
Автор: Palazzo Blu
Загружено: 2025-11-06
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6 novembre, ore 15.30
Auditorium Palazzo Blu
Con Massimo Pietroni e Chiara Lombardi
La cosmogonia, dal greco κοσμογονία “la nascita del cosmo”, è la dottrina che studia l’origine dell’Universo. Nella storia del mondo ogni Civiltà ha la propria cosmogonia: dagli Apache nativi dell’America Settentrionale, ai Vichinghi con le loro divinità nordiche, dai Mongoli ai Masai, ognuna di queste culture ha una sua propria e distinta visione delle “origini”.
Ogni mito della nascita del cosmo è un racconto ritenuto vero dalla società che lo narra ed è posto all’origine, o in un tempo mitico, qualitativamente diverso dal tempo storico. Ciascuno di essi tratta di argomenti ritenuti di fondamentale importanza per la cultura che lo ha espresso.
Nel mondo occidentale, a parte la spiegazione giudaico-cristiana dell’origine del mondo, il mito greco delle origini è tuttora il più noto. In questa cosmogonia lo stato che precede l’esistenza è il Caos: da esso nascono Gea (la Terra) e il mondo sotterraneo (rappresentato da Tartaro) e poi la Notte (Nix) e il Giorno (Hemera). In maniera asessuata, da Gea nacquero Urano, il Cielo degli dèi, e Ponto, i mari. Da loro prenderà forma ogni aspetto spirituale e reale dell’Universo, inclusi gli esseri umani che della creazione risultano essere il fine.
Anche nella cosmogonia egizia il precedente dell’esistenza è un caos, ma acquoso: da esso emergono le montagne e i diversi accidenti geografici ed in cima ad una collina centrale si erge l’uovo da cui nacque il Sole. Il dio della creazione è Ra, dal quale discende tutto, compresa l’umanità.
Nei miti celtici la creazione è fortemente territoriale, cioè cerca di raccontare come è stata creata la culla della civiltà celtica. Ciononostante, la ‘‘genesi’’ di questa cosmogonia ha molti elementi di modernità scientifica: la vita sarebbe nata dal Nulla (Annwn), in uno stato di vuoto preesistente chiamato Manred. I primi esseri sulla terra furono i giganti del mare e partendo da essi, attraverso guerre e pandemie, si sono succedute varie stirpi dominanti fino all’affermazione degli dèi Danai, il cui successo è dovuto all’aiuto del dio della luce (Lugh ).
Nella mitologia Maya, nel mezzo dell’oscurità più assoluta, gli dèi della creazione (Tepeu e Gucumatz ) presero la decisione di creare, con le prime luci del giorno, gli animali. Ad essi dettero un posto dove vivere, comandando loro di adorare gli dèi creatori: ma gli animali sapevano solo schiamazzare e così le due divinità decisero di creare l’Uomo.
Nella cosmogonia cinese non ci sono divinità creatrici e il mondo ha origine dal caso. Secondo i cinesi prima dell’attuale Universo c’era un grande uovo nero in cui dormiva il dio Pangu. Al suo risveglio ruppe l’uovo con un’ascia e i pezzi del guscio si dispersero, mentre il bianco dell’uovo saliva formando il Cielo. Col tuorlo si formò la Terra. Alla fine di questo processo creativo Pangu, esausto per lo sforzo, morì.
Ogni mito cosmogonico riguarda l’Universo ancora in formazione, dandone un’interpretazione che non ha alcuna base scientifica ma che, incredibilmente, ha contribuito in molti aspetti a costruire quello che oggi conosciamo.
La moderna versione scientifica della cosmogonia è la Cosmologia, che analizza il cosmo nella sua struttura e ne deriva le leggi che governano la sua evoluzione. L’odierna descrizione scientifica del Big Bang è basata su una notevole quantità di dati e di esperimenti: tuttavia, come ogni teoria, anch’essa non é fatta solo di puri numeri e dati, ma è soprattutto basata sulla loro interpretazione…e in questo ha delle similitudini con il mito
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