Cantine d’autore: Stefano Lambardi firma il nuovo progetto de Il Marroneto
Автор: Montalcinonews
Загружено: 2025-04-03
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Il vino e l’arte che si intrecciano, il bello e il buono che si incontrano, nel segno di un movimento culturale che ha cambiato il concetto di quello che non è più soltanto un luogo di lavoro, ma anche uno spazio dedicato ad intercettare una clientela sempre più esigente, a mettere il winelover in connessione con il terroir, con il contesto, con la bellezza del paesaggio, con il talento umano. Le cantine d’autore si stanno diffondendo in tutti i territori del vino più vocati, inclusa Montalcino, terra del Brunello.
A cominciare dall’iconica Case Basse, azienda fondata da uno dei più autorevoli produttori italiani, Gianfranco Soldera, che nel 2001 commissionò il progetto all’architetto di Montalcino Stefano Lambardi.
E poi la Cantina di Montalcino, unica cantina cooperativa del territorio, adesso parte del gruppo Prosit, il cui disegno architettonico, inaugurato nel 2011, le è valso l’ingresso nel circuito “Toscana Wine Architecture”.
A Poggio Antico, su una delle colline più alte di Montalcino, la proprietà belga, Atlas Invest, ha annunciato nel marzo 2024 il progetto di costruzione della nuova cantina, affidato al n. 1 degli architetti italiani, Marco Casamonti, già firma della celebratissima Antinori nel Chianti Classico, eletta cantina più bella del mondo “World’s Best Vineyards” nel 2022.
A Castello Romitorio Sandro Chia, artista di fama internazionale e tra i principali esponenti della Transavanguardia, ha coniugato vino e arte in una sorta di atelier/cantina, dove tele e sculture si susseguono tra le botti per l’invecchiamento del vino.
Su questa scia, su questo movimento culturale, si muovono tante altre aziende di Montalcino. Come Il Marroneto, cantina che il proprietario, Alessandro Mori, con il suo Brunello blasonato, ha reso in pochi anni un riferimento assoluto del territorio.
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