Sal Da Vinci VERA Festival Italiano 1994
Автор: saldoesitbetter
Загружено: 2012-08-22
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7 ottobre 1994. Il giovane Sal Da Vinci con la canzone "Vera" batte tutti i "big" vincendo la 2a edizione del "Festival Italiano", la tre giorni canora presentatata da Mike Bongiorno con Antonella Elia, trasmessa in diretta su Canale 5. Al secondo posto Nek, con la canzone "Angeli nel ghetto". Al terzo posto Fausto Leali con la canzone "Niente di te". "Maronna dò Carmine...Non è vero, non ci credo". Coloro che gli erano vicini garantiscono che Sal Da Vinci, napoletano verace, nato per caso a New York, dietro le quinte del Palatrussardi ha mormorato tra sé e sé queste parole mentre Mike Bongiorno lo annunciava vincitore a sorpresa del secondo Festival Italiano di Canale 5. "Davvero non ci credevo -- ha poi commentato Sal nella sua prima conferenza stampa notturna da "star della canzone" -- anche perché questa canzone la presentai a Sanremo e non andò bene". "E poi durante le prove quando ho sentito le canzoni degli altri ed ho visto con che razza di mostri dovevo confrontarmi, proprio non credevo che avrei potuto vincere". Il papà Mario è stato il primo ad abbracciare il figlio. "La vittoria è stata bellissima. Io non ci speravo, ma sono stato sempre uno che pensa in grande". Occhi sgranati, braccia aperte e tremanti, faccia "neorealista" così Sal Da Vinci si è presentato in sala stampa dopo la vittoria insieme a Nek e al grande Fausto Leali incredibilmente terzo dopo due voci senza storia. E intanto il giovane vincitore (ma non vincente) risponde a interviste, parla alla radio e continua a esprimere la sua meraviglia da miracolato. Fiero però del suo lungo apprendistato e di aver toccato con la sua sincerità da disperato il cuore del pubblico votante. Ed è inutile dirgli che proprio non si può cantare quel verso tremendo ( "Vera, sei vera, quando torni la sera e ti brucia la schiena"). Lui replica convinto: "Ma te lo assicuro quelli che vivono in periferia tornano a casa la sera col bruciore alla schiena. Io conosco la periferia. Ho sofferto come un matto e ancora adesso faccio i salti mortali per vivere. Il brano mi appartiene moltissimo. Io, più che le canzoni, canto me stesso". Sal ha vinto per la rabbia, la disperazione, la voglia di fare, la forza che ha saputo trasmettere al pubblico con la sua interpretazione. Una forza che Sal ha trovato nella famiglia: "Siamo molto uniti e sentiamo un legame forte, c'è vero amore tra noi. Mi ha sempre sostenuto, anche nei momenti difficili". E ora che ha cominciato a farsi conoscere, i genitori, che abbiamo visto in tv commossi al Festival Italiano gli sono ancora affianco insieme al pubblico che ha saputo conoscere l'enorme determinazione di Sal Da Vinci".
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