La Bestia da 50.000 Tonnellate Che Trasformò il Mare in un Cimitero

La Bestia da 50.000 Tonnellate Che Trasformò il Mare in un Cimitero

L'Atlantico del Nord, immenso e ghiacciato, nascondeva qualcosa tra le onde. Non era una nave qualunque. Era una massa d'acciaio che si muoveva a rotta fissa con un obiettivo che nessuno conosceva del tutto. Per i britannici, non fu difficile notarlo. I rapporti arrivavano uno dopo l'altro: una nave enorme era salpata e non sembrava volersi nascondere.

Nel giro di poche ore, navi, aerei e radar cominciarono a muoversi ovunque. Si respirava tensione. Tutti sapevano che se quella cosa fosse arrivata a destinazione, avrebbe potuto cambiare completamente il corso della guerra. Nel frattempo, all'interno della nave, ogni passo, ogni manovra, veniva eseguita con la pressione di sapere che tutto poteva esplodere da un momento all'altro.

Era una corsa contro il tempo, contro il nemico e contro il mare stesso. Nessuno era sicuro di come sarebbe finita, ma tutti sapevano la stessa cosa: bisognava fermarla.

Chi ci sarebbe riuscito per primo?

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