Come la RUSSIA perderà contro l'Ucraina (e Mosca trema)

La guerra in Ucraina non si combatte solo sul fronte. Kiev ha sviluppato una strategia che punta al vero tallone d’Achille della Russia: la logistica e l’energia. Colpendo raffinerie, depositi di carburante, ferrovie e oleodotti, gli attacchi con droni hanno già fermato circa il 17% della capacità di raffinazione russa, pari a oltre un milione di barili al giorno.

Questo ha causato code ai distributori, carenze di benzina in diverse regioni, dall’Estremo Oriente alla Crimea, e persino il blocco temporaneo delle esportazioni di carburanti per evitare che il mercato interno restasse senza rifornimenti.

Parallelamente, le sanzioni occidentali e il tetto al prezzo del greggio hanno già tolto circa 154 miliardi di dollari alle casse dello Stato russo negli ultimi tre anni, riducendo le entrate fiscali che servono a pagare stipendi pubblici, pensioni e soprattutto la macchina militare. Ad agosto 2025, le entrate da petrolio e derivati sono scese a 13,51 miliardi di dollari, uno dei livelli più bassi dall’inizio della guerra.

Questa combinazione di attacchi mirati e pressione economica sta trasformando la guerra in una partita di logoramento inverso: non è l’Ucraina a esaurire le risorse per prima, ma la Russia. Nella storia militare, colpire carburante e ferrovie ha sempre fatto la differenza, dalla Seconda guerra mondiale ai conflitti più recenti. Oggi la stessa dinamica rischia di minare il potere di Mosca molto più delle battaglie in trincea.

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0:00 La strategia di Kiev
1:42 Il prezzo per la Russia
4:44 Mosca può difendersi?

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Foto copertina: Heute, CC BY 4.0

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