245-6103 & CARRI "Gabs" STAZIONE DI LECCO MAGGIANICO

Può capitare ogni tanto, in qualche località italiana, di ritrovare graditi sprazzi di un'antica ferrovia divenuti ormai sporadici se non del tutto scomparsi, così come gli antichi fasti delle Ferrovie dello Stato, mantenute in vita dal materiale storico per servizi speciali o utilizzo museale/culturale. A pochi passi dal fabbricato viaggiatori della stazione di Lecco Maggianico sorge l'attiguo scalo merci alpino, un tempo con una varietà di macchine e carri più eterogenea, oggi confinato al semplice trasporto di acciai (rotaie, coils e semilavorati) ed acqua "Levissima" proveniente dalle fonti in quota nella zona di Tirano, condotta a valle tramite caratteristiche tradotte ferroviarie. Meno frequenti sono i servizi con carri aperti carichi di rottami ferrosi e legname, di compagnie private e nazionali. Nel video, sono particolarmente prediletti due carri "Gabs", ormai giunti a fine carriera, in composizione ad un treno dell'acqua vuoto pronto a partire per la Valtellina dove verrà nuovamente caricato. Sono carri chiusi a quattro assi di vecchia fattura, designati per il trasporto di derrate e merci (generalmente palettizzate) che esigono una grande capacità di carico ed ovviamente deperibili in quanto dotati di copertura superiore ed ampi portelloni di carico ai lati. E' possibile arearne il vano interno con dieci aperture a finestrella, cinque per lato. Montano carrelli di tipo Y25. Nel dettaglio i due carri differiscono per alcuni dettagli apparentemente inosservati ma spesso e volentieri utili ai fermodellisti che tendono ad un realismo senza compromessi. Si parte dai loghi, a "televisore" per il carro 31 RIV 83 I-MIR 181 3 347-3 mentre il conseguente 31 RIV 83 I-MIR 181 3 462-0 a "losanga". Differiscono poi anche per il tipo di portellone di carico, sul primo è montato un più recente e sicuro ad ante metalliche mentre sul secondo ancora lignee. Sempre sul primo, una dicitura sulla cassa ormai cancellata da una mano di vernice marrone, recita "PANNELLI RIVESTIMENTO CASSA
Garanzia scade il 25-01-80
in caso di avaria avvertire il Servizio Materiale e Trazione".
Tali carri, a vuoto possono circolare alla velocità massima di 120 km/h, 100 km/h invece a pieno carico.
La sigla "Gabs" significa:
G = carro chiuso;
a = a 4 assi;
b = a grande capacità;
s = atto al regime di circolazione S (100 km/h)
Massicci accantonamenti e demolizioni di questa tipologia di carro sono dovuti sia alla loro età che alle numerose crettature riscontrate sui longheroni principali del telaio a causa di stress meccanico. Ripararli costerebbe molto più che comprarne o realizzarne dei nuovi. Entrambi riportano l'ultima revisione in data, rispettivamente, 08/01/2015 e 28/05/2014 (+3 M). Ma non è ancora tutto. A condurre le manovre nello scalo di Lecco Maggianico, MIST (ex-Serfer) utilizza attualmente un locomotore diesel tipo 245 serie (6010--6124), più precisamente l'unità 6103 (98 83 2245 703-3 I-MIR, costruzione CNR del 1968) con una sbiadita livrea verde e gialla caratteristica. Tale serie era motorizzata con propulsori Jenbach JW 600, il quale hanno ceduto il passo negli anni 90' ad una rimotorizzazione a favore del BRIF ID36. A differenza della serie (2101--2286), non presentano bielle di trasmissione meccaniche laterali e griglia frontale. Come intermezzo, tra i dettagli di carri e locomotore, alcuni treni in transito sulla direttrice Milano-Lecco via Carnate e Lecco-Bergamo. Protagonisti in livrea Trenord, un convoglio di elettromotrici tipo ALe.582 con relative rimorchiate ed un complesso a due piani di carrozze "Casaralta" con E.464-243 in spinta. Tra i dettagli del 245 si possono osservare (nell'ordine, dal "muso" alla cabina): le sabbiere, il meccanismo biella-manovella collegato al primo asse per mettere in moto l'ingrassatore e sopra targa e marcatura l'indicazione dell'equipaggiamento con sistemi di sicurezza per la marcia in manovra.
(Video di: Luca Cesana).