Il Giacomo Cuticchio Ensemble nelle Città Metropolitane di Palermo (novembre 2022)
Автор: Giacomo Cuticchio
Загружено: 2022-12-16
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Il progetto patrocinato da Comune di Palermo ed Assessorato alle CulturE ha avuto lo scopo di far conoscere al pubblico più distante da auditorium e teatri stabili la musica contemporanea, incrementandone la conoscenza attraverso un’adeguata messa in scena di nuove musiche scritte dal maestro Giacomo Cuticchio ed eseguite dai suoi professori d’orchestra che suonano archi, fiati e pianoforte.
L’intera attività dell’Associazione Giacomo Cuticchio Ensemble, da sempre rivolta a diffondere e sostenere la cultura artistica promuovendo l’integrazione sociale mediante le proprie attività culturali, ha sostenuto i valori di democrazia, eguaglianza, libertà e partecipazione sociale, attraverso le attività degli spettacoli dal vivo, volti al coinvolgimento e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi sociali.
Il progetto "Rapsodia Fantastica" è stato, pertanto, destinato a quel pubblico emarginato e meritevole di maggiori attenzioni che spesso risiede nelle città metropolitane del capoluogo siciliano, lontano dagli agi e dai servizi tipici di una grande città, quale è Palermo.
Destinatari di questo progetto culturale sono stati - fra gli altri - i nuclei familiari numerosi e meno abbienti che per diverse ragioni non possono vivere nel cuore di Palermo o che non possono accedere alla vita culturale della città.
L’associazione riteneva indispensabile un riequilibrio territoriale intervenendo in maniera tangibile sull’inclusione e sulla coesione sociale, donando al pubblico le più belle pagine musicali che il maestro Giacomo Cuticchio ha creato per il proprio teatro.
L’evento è stato rappresentato in quattro Città Metropolitane di Palermo (Gangi, Isnello, Castelbuono e Polizzi Generosa) dal maestro Cuticchio al suo pianoforte, accompagnato dal proprio ensemble di musicisti; un omaggio al lavoro degli opranti pupari e alle loro creature, evocate con citazioni sonore, incanti e suggestioni tra le armonie e i ritmi tipici del teatro delle marionette siciliane. La suite è suddivisa in tre movimenti: “Incanto”, “Autoritratto di Astolfo” e “Finale”, ognuno legato l’uno all’altro. “Incanto” introduce l’azione e i temi delle narrazioni cavalleresche che sono sviluppate nei due brani successivi. “Autoritratto di Astolfo”, brano centrale dell’opera, richiama i diversi momenti topici del teatro dei pupi come le battaglie, i galoppi, ma anche le zuffe infernali, gli intrighi di palazzo, i tradimenti, gli amori ed il “vantamento” dei paladini, la tradizionale parata che vede sfilare i cavalieri di Carlo Magno col seguito di principesse e scudieri. Viene così intrapreso un ideale percorso drammaturgico, che va dalla reggia dei paladini all’assedio di un esercito avversario e, con esso, l’apprestarsi delle battaglie, scandite su “finale” dal tempo composto in 7/8, chiamato ad evocare il battito del piede - quasi una danza - che gli opranti pupari praticano dietro le quinte per dare ritmo ad una singolar tenzone, in un momento guerresco, richiamando lo stesso ritmo del tactus tradizionale della marionettistica dei Figli d’Arte Cuticchio.
Il pianoforte di Giacomo Cuticchio prende parte all’opera come l’antico piano a cilindro, cui la tradizione assegna il ruolo di commentatore musicale degli spettacoli del teatro dei pupi, quello stesso pianino che Giacomo suonava da bambino durante il suo apprendistato di puparo.
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