L’ errore giudiziario

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Quando si può parlare di errore giudiziario? Quando si verifica? E quali sono gli strumenti per evitarlo o per rimediarvi al fine di proclamare la propria innocenza?

In Italia sembra quasi un tabù parlare di errore giudiziario. Si perché si pensa che chi siede sul banco degli imputati, bene o male, se tutto va bene, qualcosina avrà fatto.
Se c’è una condanna passata in giudicato allora la persona era colpevole.
Se la persona è in carcere allora se lo merita.

Eppure gli errori giudiziari esistono e molti innocenti vengono presi per i capelli e portati a giudizio per accuse inventate di sana pianta; molte persone sono in carcere da completi innocenti.

Qualcuno potrebbe obiettare: “Eh sì Avvocà so tutti innocenti!”.
Non tutti, ma gli innocenti ci sono eccome.

Ti basti pensare che negli Stati Uniti d’America a partire dal 1992 è stata fondato “Innocence Project” composto da una serie di avvocati, giuristi, psicologi che mirava, anche con l’ausilio delle moderne tecnologie, a scoprire gli errori giudiziari che si annidavano in molti casi giudiziari (più di 300! Almeno quelli scoperti!).

Ma cos’è l’errore giudiziario?
L’errore giudiziario è chiaramente un giudizio del Giudicante che valuta in maniera erronea gli elementi probatori a sua disposizione.

Ti chiederai: ma com’è possibile che dopo un lungo ed articolato processo in cui vi è stato lo scontro dialettico tra accusa e difesa il Giudice possa prendere una decisione sbagliata?

La risposta semplice sarebbe: sbagliare è umano.
Ma questa sarebbe troppo semplicistica. Ho invece da darti una risposta più tecnica e più scientifica.

L’errore giudiziario è figlio della cosiddetta visione a tunnel.
La visione a tunnel è un’espressione presa a prestito dagli oculisti.
Così come l’ipovedente concentra la sua visione soltanto su ciò che ha davanti alla sua visuale escludendo dal suo campo visivo tutto ciò che gli sta intorno, così il giudicante, come in un tunnel, si concentra solo sulla prima risposta intuitiva che si cristallizza nella sua mente. Di conseguenza, il Giudicante non vede le altre soluzioni alternative al caso in questione.

Da qui nasce il frutto avvelenato della “tendenza alla conferma”.
Il Giudice si concentra sull’ipotesi primigenia dell’accusa e il suo cervello tende a selezionare tutte le prove che confermano l’accusa sopprimendo automaticamente tutte le prove contrarie che invaliderebbero la tesi accusatoria.

Facciamo un esempio (ne abbiamo parlato anche in un altro video ma questa storia è davvero illuminate).
Una marito viene accusato dalla moglie di violenza sessuale. La sera stessa arrivano i Carabinieri in casa chiamati dall’amante della donna il quale, nella chiamata, parla di una lite domestica.

I carabinieri sopraggiungono sul posto e la donna non dice di essere stata violentata (ma lo dirà soltanto dopo).
Eppure il Giudice scrive in sentenza che la donna non ha detto ai Carabinieri della violenza sessuale patita perché aveva difficoltà linguistiche e perché era intimorita dalla presenza del marito e dai suoi genitori.

Ci domandiamo: cosa avrebbe dovuto temere la donna visto che c’erano lì dei Carabinieri e visto che la persona in questione non era un malavitoso?

Ed è possibile che delle difficoltà linguistiche impedivano anche con dei semplici gesti di far capire l’avvenuta violenza? (tra l’altro la signora non era sordomuta ma parlava italiano ed era in Italia da qualche anno e comunque parlava inglese).

Come vedete il Giudice, caduto nella visione a tunnel, si convince di una sua idea e trova delle “pezze a colori” per poterla giustificare.
Ecco dunque che nelle sentenze contaminate dall’errore giudiziario ci troviamo di fronte alla visione a tunnel: il Giudicante si concentra soltanto sulla luce in fondo al tunnel, ovvero la tesi colpevolista escludendo tutto ciò che gli sta attorno e che è a favore dell’imputato.

Ergo: da una parte le prove dell’accusa che servono a confermare l’accusa; mentre quelle della Difesa, che disconfermano l’accusa, vengono date per cattive o ininfluenti, e poste nel dimenticatoio.

Cosa si fa di fronte all’errore giudiziario?
Il rimedio, nel corso del processo o nei gradi successivi, evidenziare tutte le prove che disconfermano l’accusa evidenziando la Tua verità e protestando la tua innocenza.

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