“Una serata al bar della mala” commedia in un atto di Remo Romeo

VIDEO DI ORAZIO PISTORIO, del Museo del Cinema di Siracusa. Produz. 2017.
A introdurre il contenuto del testo teatrale è stata Lalla Bruschi con il suo monologo "Quel pomeriggio a
Palermo", la quale ha chiuso l'intero spettacolo con la lettura della poesia di Giorgio Guarnaccia “Prostitute”
Ironia e comprensione
della fragilità umana
sono state le linee
guida dello spettacolo
in dialetto "Una serata
al Bar della Mala" in
un atto di Remo Romeo,
avvenuto nella
Sala Vittorini del Museo
del Cinema sito in
via Alagona nel Palazzo
Corpaci-Romeo. A
introdurre il contenuto
del testo teatrale è
stata Lalla Bruschi con
il suo monologo "Quel
pomeriggio a Palermo",
la quale ha chiuso
l'intero spettacolo
con la lettura della poesia
di Giorgio Guarnaccia
"Prostitute".Un componimento nel
quale il poeta esprime
la sua comprensione
per le precarie condizioni
nelle quali vengono
a trovarsi tante
giovani a battere la
strada per trovare un
cliente rischiando anche
la loro incolumità.
L'intera trama della
commedia si svolge
dentro un Bar ben
tenuto, gestito dal
proprietario Agatino
(Remo Romeo) assieme
alla moglie Rosa
(Loredana Lombardo).
Agatino per sposare
Rosa ha dovuto rinunciare
al suo lavoro di
commesso viaggiatore
per uno a posto fisso. Così ha aperto il
"Bar della Mala" dando
tale nome in modo
che i personaggi del
quartiere che rientrano
nella "mala" non
possono molestarlo,
anzi frequentano il
bar perchè in fondo si
tratta di persone dediti
a piccoli furti tanto
per uscirci la giornata.
Fra i frequentatori
ci sono anche delle
prostitute e quando si
ritrovano tutti insieme
nell'accogliente bar a
consumare gli squisiti
dolci preparati da
Rosa, ognuno racconta
le proprie vicissitudini
con una sguardo
alle condizioni della
città, alle ingiustizie
e ai soprusi di quanti
indossano una divisa,
al malaffare nelle istituzioni.
Sono persone che
nella realtà vengono
emarginate ma non è
così nello spettacolo.
Infatti una dimostrazione
dell'amore e del
rispetto ricambiato,
del loro sentire lo manifestano
nel giorno di
Natale.
Ognuno porta un dono
per Agatino, Rosa e la
figlia Filomena, chiamata
Filly come vuole
la madre (la bella Jessica
Rinaldi) che studia
legge.
E mentre sono riuniti
a festeggiare giunge
una deliziosa bambina
(Benedetta Magrì),
la quale dopo avere
recitato una poesia in
tema, va via.
Tutti si guardano
perplessi non avendo
mai incontrato la
bambina nel quartiere
e Agatino dal cuore
tenero pensa che in
quel giorno magico
si può avere la visita
di un angelo. Con lo
scorrere delle ore il
gruppo si allarga con
la presenza di altri e i
racconti delle loro trovate
sono tante e divertenti
da sollecitare
più volte gli applausi.
A tenere testa, come
si sul dire, è Cumpari
Cicciu (Roberto Lombardo)
al quale fanno
seguito altri, ognuno
con il proprio appellativo,
interpretati da
Enza Aliano, Cettina
Aliotta, Julia Cristea,
Giorgio De Muro, Mario
Giardina, Gianni
Guadagno, Agata Politi,
Antonella Tinè. E
agli attori aggiungiamo
quanti si adoperano
per gli effetti tecnici e scenici: Orazio Pistorio,
Rosa Amodeo,
Carmelo Mauceri, Gabriella
Corso e Renato
Rizza, Maria Tavolario
per l'organizzazione
generale.
Fin dalle prime battute
il pensiero è corso a
quel capolavoro di film
"Ladri di biciclette" del
1948 per la regia di Vittorio
De Sica, che mise
a nudo la dura realtà
socio-economica dell'Italia
dopo la seconda
guerra mondiale con la
galoppante povertà e
disoccupazione.
Il film di ieri e la commedia
di Remo Romeo
con la compagnia
teatrale "Siparietto"
ha messo in risalto la
situazione socio-economica
di oggi dopo
settantanni del conflitto
bellico senza tralasciare
la poetica del
quotidiano immersa in
un mondo di globalizzazione
di miseria e di
degrado,di problemi
di disperazione e mal
sopportata rassegnazione,
privo di presente
e di futuro.
La commedia ha raccontato
l'uomo nella
comprensione di quanto
sia vittima della mala
gestione amministrativa
locale, regionale,
nazionale, imparando a
sopravvivere ricercando
espedienti, stando
sulla strada al freddo,
accettando lo squallore
mentre l'anima riflette bagliori di cielo