Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo! L’Unico e il solo Re dei Re. P.Donato Maria Donatello .
Автор: MaterSanctissima
Загружено: 2025-11-22
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Omelia della Santa Messa del 22 novembre 2020, solennità di Cristo Re, tenuta da P. Donato M. DOnadello, FI. Santuario Madonna dei Boschi.
Nel 325 si tiene il primo Concilio ecumenico nella città di Nicea in Asia Minore. In questa circostanza viene definita la divinità di Cristo contro le eresie di Ario: “Cristo è Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero”. 1600 anni più tardi, nel 1925, Pio XI proclama che il modo migliore per vincere le ingiustizie è il riconoscimento della regalità di Cristo. “Poiché le feste – scrive – hanno una efficacia maggiore di qualsiasi documento del magistero ecclesiastico, esse infatti istruiscono tutti i fedeli e non una sola volta ma annualmente, e raggiungono non solo lo spirito ma i cuori” (Enciclica Quas primas, 11 dicembre 1925). La data originaria era l'ultima domenica di ottobre, cioè la domenica precedente la festa di tutti i Santi” (cfr. Enciclica Quas Primas), ma con la nuova riforma del 1969 viene spostata all’ultima domenica dell’Anno Liturgico, divenendo chiaro che Gesù Cristo, il Re, è la meta del nostro pellegrinaggio terreno. I testi biblici cambiano in tutti e tre gli anni, e questo permette di cogliere compiutamente la figura di Gesù.
Papa Leone XIII istituì già nel maggio del 1899 la Consacrazione universale degli uomini al Cuore di Gesù, con la Lettera Enciclica Annum Sacrum, proclamando l’importanza della devozione al Sacro Cuore di Gesù, simbolo d’amore e misericordia divina, e come tale degno di venerazione profonda. Il Cuore del Figlio di Dio, morto sulla croce, diviene fonte perenne di vita eterna e speranza per ogni uomo, per la nuova umanità più che mai bisognosa di costruire un mondo fatto d’amore e rispetto.
Contestualmente all’enciclica di Papa Leone XIII, il gesuita sardo Sanna Solaro, e con lui altri studiosi, teologi e uomini di fede, intrapresero una serie di iniziative per promuovere l’istituzione di una festa liturgica dedicata a Cristo Re. In particolare Solaro scrisse a tutti i vescovi italiani, supplicandoli di perorare questa causa, e quarantanove vescovi accettarono di appoggiarlo.
Dopo il Congresso eucaristico internazionale di Roma del 1922, furono sessantanove i prelati che firmarono per un’ulteriore supplica per istituire una festività liturgica dedicata a Cristo Re e la inviarono a Papa Pio XI, che nel 1925 ne ricevette una terza, questa volta sottoscritta da trecentoquaranta cardinali, arcivescovi, vescovi e superiori generali, e sostenuta anche da ordini e congregazioni religiose, università cattoliche e centinaia di migliaia di fedeli in tutto il mondo. Il Papa, in chiusura del Giubileo di quell’anno, acconsentì alla richiesta e istituì con la già citata enciclica Quas Primas la Solennità di Cristo Re, un’occasione di festa e riflessione comune per riconoscere la supremazia di Cristo come Re del Cielo e della Terra e impegnarsi a vivere secondo i suoi insegnamenti per creare un mondo basato sull’amore e sulla compassione. Nelle intenzioni e nelle parole del Papa la Festa del Cristo Re doveva essere una risposta e un rimedio al laicismo del mondo moderno, ateo e secolarizzato, colpevole di aver depauperato la religione cristiana di ogni valore, rendendola uguale a tutte le altre religioni false, sottomessa al potere civile e all’arbitrarietà dei potenti.
/ @santuariomadonnadeiboschi
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