AMALIA GUGLIELMINETTI (1881-1941) – “Il pigiama del moralista” 1927

Venticinquesima lezione della XI Edizione del corso di Pedagogia della Lettura a cura del Prof. Antonio Faeti, “Il pigiama del moralista”: 25 scrittrici nell’Isola non trovata (8 maggio 2018).

A lungo dimenticata, oppure rammentata solo per i “pallidi amori” con Gozzano e con Pitigrilli, Amalia Guglielminetti è da alcuni anni riedita e posta al centro di accurate indagini che nella sua opera vanno scoprendo alcune componenti capaci di collocarla al centro di una ricerca letteraria sapiente, coraggiosa, raffinata, coerente. Con il “pigiama del moralista” forniva, per esempio, un metaforico indumento capace di ergersi a simbolo di tante ipocrisie, doppiezze, falsità, infamie in cui la condizione femminile era dileggiata, offesa, umiliata proprio con l’intento di annullare ciò che le donne conquistavano con lotte, fatiche, sofferenze. Amalia, nelle sue poesie, guarda a Carducci, al suo altissimo magistero, per creare nuove forme metriche anche esse destinate a demolire assetti da troppo tempo incaricati di censurare il nuovo. E i suoi versi non temono di indagare entro veli, censure, controlli, divieti. Il “pigiama del moralista” è una metafora ironica, adatta a collegarsi a quanto di torbido, di vessatorio, di menzognero si annida entro ambienti che sono privi di senso perché sorretti solo da convenzioni esteriori e privi di verità storicamente indagate. Con la finezza del verso oppure con una prosa eccitante e nuovissima, Amalia assale lo stereotipo e condanna la ripetizione. E nelle prove narrative mette in scena donne non catturabili perché disposte a essere, come la scrittrice, sole, appartate, non coinvolte. La sua tristissima fine, in mezzo ai “disastri della guerra” dice molto sulla precisione di un giudizio che riempì della sua luce anche i libri per bambini.


BIBLIOGRAFIA E ALTRI RIFERIMENTI

OPERE DI AMALIA GUGLIELMINETTI:
“Gli occhi cerchiati di azzurro”, Mondadori, 1927.
“Il pigiama del moralista”, Edizioni d’arte “Faurno”, Roma, 1927 con illustrazioni di PIERO BERNARDINI.
SILVIO RAFFO, “Lady Medusa. Vita, poesia e amori di Amalia Guglielminetti”, Bietti, 2012. Contiene:
“Le vergini folli”.
“Le seduzioni”.
“Emma”.
“L’insonne”.
“Quando avevo un amante”, Sonzogno, 1927.
“La rivincita del maschio”, Lattes, 1923.
“Tipi bizzarri”, Mondadori, 1931.
“Le ore inutili”, Treves, 1919.
“Fiabe in versi”, Mondadori La scolastica, con le illustrazioni di ANGOLETTA.
“L’amante ignoto. Poema tragico”, Treves, 1918.
“Lettere d’amore di Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti”, Garzanti, 1951.

MARIO GASTALDI, “Amalia Guglielminetti”, Gastaldi Editore, 1957.

Immagini di ILYA GREEN.