LA MADONNA DELL’URIONE (CLAUDIO VILLA - CETRA 1967)
Автор: borgoantico44
Загружено: 2018-06-11
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Un grande hit della canzone “romana” datata 1928. Composta da Agostino Rossi su versi di Giuseppe Micheli, già autore di “Faccetta Nera”, la canzone “La Madonna dell’Urione” si inquadra nel filone popolare che nella tradizione canora napoletana farebbe parte del repertorio di “giacca”. Narra, infatti, di un bullo appena uscito dal carcere che incontra la sua fidanzata durante la processione della Madonna del Rione e le chiede se è vero che l’ha tradito. All’imbarazzo della ragazza, sta per estrarre l’arma che però finisce a terra proprio quando passa la statua della Madonna e ora nel suo cuore alleggerito dalla scomparsa dell’ex amata c’è lei: la Madonna. La canzone fu cantata dai più grandi interpreti del filone “romanesco” tra cui Alvaro Amici che è l’autentica anima popolare insieme al “Reuccio”. Villa la esegue con grande classe e sentimento. Etichetta CETRA, Orchestra diretta da Enrico Simonetti, Anno 1967.
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A big hit of the song "Roman" dated 1928. Composed by Agostino Rossi on verses by Giuseppe Micheli, former author of "Faccetta Nera", the song "La Madonna dell'Urione" is part of the popular tradition that in the Neapolitan song tradition would be part of the "jacket" repertoire. Narra, in fact, a bully just out of prison who meets his girlfriend during the procession of the Madonna del Rione and asks if it is true that he has betrayed. To the embarrassment of the girl, she is about to take out the weapon that ends up on the ground just when the statue of the Madonna passes and now in her heart lightened by the disappearance of her ex-beloved, there is her: the Madonna. The song was sung by the greatest interpreters of the "Roman" tradition, including Alvaro Amici, who is the authentic popular soul together with "Reuccio". Villa runs it with great class and feeling. Label CETRA, Orchestra directed by Enrico Simonetti, Year 1967.
LA MADONNA DELL’URIONE
MICHELI - ROSSI
Se rincontramo tra 'sta confusione
Appena che so' uscito da le pene
So' stato dentro e tu sai la raggione
Sta zitta n'è er momento de fa' scene.
Nel mentre sfilerà la processione
Tu m'hai da di' si ancora me vôi bene
Tu m'hai da di' si sei la stessa quanno
Te sospirai cantanno ccosì.
Fior de limone
So' tutte belle le trasteverine
Ma Nina è la più bella dell'urione
Perché ne le pupille sue turchine
Nun ce vedrò l'inganno
Nun ce vedrò finzione.
Sei diventata pallida, ho capito
Allora è vero quello che ho saputo
A scema, perché tremi si arzo 'n dito?
Non vedi? Passa Cristo e lo saluto.
Ma questo povero cristo che hai tradito
Er labbro tuo che inganna resta muto
pecchè se côce chi ce vede assieme
Co' quello che te preme più de me.
Fior de limone
e chi sarà ‘sto giovine per bene?
Un mannataro oppure 'n fratellone?
Co' tte che me fai vive tra le pene
L'agguanto e lo trascino
Lo porto in processione.
Me te 'nginocchi: a chi fai ‘ste preghiere?
… Vie' la Madonna… e cambio de colore
Me casca l'arma e come 'n incensiere
E sento in petto sollevasse er core.
Va' via, va', sparisci, fa' er piacere
Io do' la spalla in cambio ar portatore
Cor core alleggerito da ‘na donna
Io porto la Madonna co' me.
Fior de limone
Pregate insieme a me gente cristiane
Che l'ho sfuggito er male e l'occasione
Sônate a stesa tutte le campane
Io porto la Madonna
Che veglia dar cantone.
Sônate a stesa tutte le campane
ve benedice mamma
Che guarda dar cantone.
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