L’UNICA POSSIBILITA' (Ritorno al 2008)

Questo video non è nostalgia.
Non è “quando eravamo giovani”.
Non è nemmeno un ricordo.

È un ritorno consapevole.

Tutte le immagini che vedete sono me nel 2008 (fatto rivivere con l'IA).
Non una ricostruzione. Non un cosplay.
Io, davvero. Emo. Truccato. Capelli sparati. Unghie nere. Vestiti attillati. Braccialetti, collane, polsini, orecchini.
Diverso. Visibile. Innegabile.

Un ragazzo che non cercava di piacere a tutti.
E infatti non piaceva a tutti.

Il mondo mi dava addosso.
Qualcuno rideva.
Qualcuno giudicava.
Qualcuno non capiva.

Ma in tanti mi amavano.
E io, quel ragazzo, non l’ho mai rinnegato.
Anzi: oggi lo guardo con rispetto, con orgoglio, con gratitudine.
Perché senza di lui non esisterebbe niente di quello che sono diventato.

Questo video racconta una storia semplice e potentissima:
un uomo di oggi che torna nel 2008.
Non per scappare.
Per ricordare.

Ricordare l’amore.
Ricordare la libertà.
Ricordare cosa significa sentirsi vivi senza filtri.

La storia d’amore che attraversa il video non è solo una relazione.
È un tempo.
È uno stato dell’anima.
È l’età in cui tutto fa male e tutto è possibile.

I luoghi non sono sfondi.
Sono radici.

• Taibon Agordino, con il Monte Agner e il Framont...
• Agordo, la piazza, i passi fatti senza sapere dove portavano...
• Il Lago di Alleghe, i fuochi che esplodono nel cielo e si riflettono sull’acqua...
• Il Monte Civetta, il Monte Pelmo...
• Belluno, a la Piazza dei Martiri, il suo Duomo...
• Io e Daniele, amico, fratello, batterista. Uno sguardo e capirsi senza parlare...

Questi posti non li ho scelti per bellezza.
Li ho scelti perché mi hanno cresciuto.

La canzone dice una cosa sola, senza giri di parole:

“Siamo qui per un battito.”
“Questa vita è l’unica possibilità.”

Non c’è un’altra prova generale.
Non c’è un “poi”.
Non c’è un “quando sarà il momento giusto”.

C’è adesso.

E se oggi riesco a dirlo con questa chiarezza, è perché quel ragazzo del 2008 ha avuto il coraggio di esserci fino in fondo, anche quando faceva paura, anche quando era scomodo.

Questo video è per chi si è sentito fuori posto.
Per chi è stato guardato storto.
Per chi è stato amato forte e giudicato male.
Per chi ha avuto il coraggio di essere sé stesso prima che fosse di moda.

È per chi oggi ha paura di vivere davvero.
E ha bisogno di ricordare che sì, fa male…
ma è l’unica possibilità.

Io non torno nel 2008 per nostalgia.
Ci torno per dire a quel ragazzo:

“Avevi ragione.”

E poi tornare qui, adesso,
con meno paura
e più verità.

Se questo video vi fa sentire anche solo un po’ più vivi,
allora ha fatto il suo lavoro.

Il resto è rumore.