BRIDGE OVER TROUBLED WATER - Jacob Collier version - Only guitars
Автор: Fausto Perticoni
Загружено: 2025-12-24
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La prima volta che ho ascoltato Bridge Over Troubled Water, nella versione di Jacob Collier, ho provato un’emozione e un pathos pazzeschi!
Un po’ come quando assaggi un piatto nuovo e in bocca si sprigiona una magia di sapori inaspettati, che ti sorprende e ti ricorda come sia ancora possibile stupirsi così.
Poi si è accesa la curiosità, con la "C" maiuscola: il desiderio di capire cosa ci fosse dietro a quella meraviglia. Come un film che non vorresti finisse mai, anzi, che continuasse anche nella realtà.
Chi ascolta musica vera sa di cosa parlo: non serve scendere troppo nei particolari né usare mille paragoni per descrivere quel “brivido”.
Ciance a parte, volevo raccontarvi brevemente il perché mi sono messo a studiare questo arrangiamento e come l'ho realizzato.
Un tempo avrei consumato il mangianastri a furia di play/stop, ascoltando ogni passaggio mille volte per cercare di trascriverlo a orecchio. Oggi, per fortuna, grazie ai mezzi che abbiamo e a chi – genio almeno quanto Jacob – ha trascritto magistralmente ogni singola nota e respiro, ho reperito facilmente la partitura.
A quel punto mi sono detto: chissà se le mie corde possono in qualche modo riprodurre questa “magia”. Tra l’altro, è un brano azzeccatissimo per il periodo natalizio!
La partitura è lineare, l’unico vero scoglio è l’adattamento per chitarra: ci sono combinazioni di note semplicemente impossibili sullo strumento, realizzabili solo su una tastiera o con un coro di voci. Ci sono almeno uno o due cluster per ogni accordo, intervalli di tono o addirittura di semitono!
Ma la voglia era tanta e, con qualche escamotage, l’ostacolo si può aggirare.
Ho lavorato così:
ho usato la traccia originale come guida per timing e dinamica, partendo dalla parte in chiave di basso e aggiungendo, con un octaver/synth, le note fuori registro (dal Mi sotto il pentagramma in giù, per capirci).
Per ogni parte ho cercato il suono giusto, utilizzando effetti come lo swell – che taglia l’attacco per rendere il suono più simile alla voce – il pedale volume e il chorus, per aggiungere colore e profondità.
In alcuni passaggi, per creare le sovrapposizioni armoniche originali, ho usato il barré all’undicesimo tasto (dal minuto 2:41).
Per il “solo” (sezione C, dal minuto 3:00), se così vogliamo chiamarlo, ho usato l’Ebow, per ottenere l’effetto di sustain infinito.
Infine mi sono concentrato sul tema, immaginando le tre voci come tre chitarre diverse:
Classica con corde in nylon per Yebba (parte iniziale);
Ibanez GB10 archtop per John Legend;
PRS per Tori Kelly.
È stato un bel lavoraccio: circa 30 ore di studio e sudore, ma ne è valsa assolutamente la pena!
Tra le pieghe di queste 13 pagine di spartito c’è una quantità infinita di perle musicali: non basterebbe una vita per spiegarle tutte.
Ovviamente ho fatto del mio meglio e in alcuni punti ho dovuto “tirarci il cappello”, ma sono davvero molto soddisfatto del risultato finale.
Buon ascolto e buon Natale a tutti! 🎄🎶
Ps. L'artwork (immagine di copertina) è un disegno fatto da mia figlia Cecilia in questi giorni: neanche a farlo apposta evoca l'idea di "acque agitate", sarà stato un caso?!
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