Problematiche ormonali maschili: come arrivare alla diagnosi?

Un altro quesito ricorrente: problemi ormonali o cardiovascolari alla base della Disfunzione Erettile. Come arrivare a una diagnosi certa? é la domanda che abbiamo posto al Dr. Davide Francomano (Specialista in Endocrinologia e Andrologia).
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"Bisogna capire qual è l'origine della disfunzione erettile, se la disfunzione erettile ha una problematica diciamo organica, oppure se la problematica non è organica ma ha una problematica diciamo psicologica per motivi di stress o di altre problematiche al quale la persona può essere affetta.


Per fare ciò bisogna innanzitutto fare una batteria di esami ematici ed anche strumentali, soprattutto all'inizio ematochimici, per vedere se la condizione metabolica e quindi il livello del glucosio, del colesterolo, della pressione del sangue e soprattutto anche degli ormoni sono regolari.

Purtroppo spesso e volentieri una persona che arriva con un problema di disfunzione erettile, quasi sempre ha un problema di tipo organico.

Il problema di tipo organico ha una causa multifattoriale, quindi facendo questo tipo di esami e quindi facendo un approccio diretto a quelle che possono essere le varie cause, già si ha una grossa idea di quello che è la problematica.

La problematica ormonale è la causa principale nelle persone di giovane età, anche nelle persone adulte, mentre la causa di tipo vascolare è una causa che è più frequente negli adulti, proprio perché il tessuto va a danneggiarsi man mano nel tempo.

Il tessuto, vi ricordo il tessuto penieno è un tessuto vascolare, quindi è un tessuto completamente fatto da piccoli vasi sanguigni; quindi, le malattie che vanno ad interferire, ciò che va ad interferire con le problematiche microvascolari, quindi diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, tutte quelle patologie che appunto sono alla base dell'invecchiamento e dell'aterosclerosi, sono alla base della disfunzione erettile.

Fatto il primo approccio di analisi ematochimiche, comprese le analisi ormonali e quindi se si trova un disturbo, se si trovano analisi che sono alterate e il disturbo è misto, metabolico, con carenze ormonali, innanzitutto va trattata questa parte della patologia, proprio per ristabilizzare un equilibrio, quello che noi in medicina chiamiamo l'omeostasi, sarebbe l'equilibrio dello stato generale della salute generale di una persona.

E approcciandoci a riequilibrare quella che è la salute generale, già molti hanno un miglioramento importante di quello che è lo stato erettivo, quindi la funzione erettile, quindi approcciata a una terapia multipla.
Se serve ovviamente quindi andando a somministrare per esempio testosterone in caso di carenza di testosterone, andando a regolarizzare tutti quei fattori come appunto la pressione, la glicemia, il colesterolo, i trigliceridi, eccetera, andando anche ad apportare quanto è necessario ad un dimagrimento se una persona anche soffre di sovrappeso o di obesità, quindi di quello che è proprio la sindrome metabolica in generale.

Fatto ciò, bisogna fare anche un esame che si chiama ecocolordoppler penieno dinamico, che è l'esame principale, l'esame principe, per capire se poi il pene ha un problema vascolare.

L'esame è semplice, è un esame semplicemente ambulatoriale, si fa una iniezione di una sostanza che si chiama prostaglandina, che sarebbe la sostanza vasodilatatoria che il nostro corpo stesso produce alla base del pene, si induce un'erezione farmacologica, si possono studiare le piccole arterie e quindi si possono studiare quelle che sono le arterie cavernose, sono molto sottili, sono spesso poco più di 1 mm, quindi bisogna valutarle bene, bisogna valutarle con un con un esame dinamico appunto.

E dinamico vuol dire mettendo il pene sotto erezione, quindi si fa appunto farmacologicamente, si capisce, si va a valutare quella che è la vascolarizzazione dell'organo, in quel caso se si è arrivati a un danno vascolare si può procedere, se è necessario, all'iniezione, a una procedura di medicina rigenerativa, cioè l'iniezione all'interno dei corpi cavernosi di quei fattori di crescita che sono alla base della riparazione dei tessuti danneggiati, sono dei fattori di crescita che il nostro corpo stesso ha, quindi sono delle iniezioni di tessuto autologo tessuto, vi ricordo che vuol dire anche il plasma del sangue, cioè tutto ciò che è un tessuto riparatorio, quindi le piastrine e le cellule staminali che il corpo stesso umano ha si possono selezionare, prelevare, iniettare nel corpo cavernoso e si può apportare a quello che è il miglioramento del danno del danno vascolare.