Cansun dal Carlavèe (Che Ligria) - M. Casagrande/R. Beggino - Telebiella 1981

Oggi la Città ha tributato l’ultimo saluto a Mario Casagrande, interprete di Peru Magunella e protagonista del Carnevale per 25 anni, scomparso Mercoledì scorso all’età di 85 Anni.
E’ difficile condensare in poche parole l‘importanza che Mario ha avuto per Borgosesia e le sue tradizioni: era noto il suo occhio di riguardo per tutto ciò che concerne e concerneva l’attività borgosesiana in genere, ed ha vissuto da attivo ed indiscusso protagonista molteplici espressioni della realtà cittadina di ieri e oggi, come la Cumpagnia dal Turciareu, la Banda, i Cantores Mundi, l’attività politica, portando ovunque le sue indubbie qualità di uomo colto, acuto, sensibile.
Ma è forse il Carnevale l’ambito in cui Mario ha lasciato l’impronta più indelebile, tanto da essere ancora oggi, per tutti, IL Peru. Ha saputo interpretare la maschera in maniera vivace e creativa, brillante e carismatica, dandole allo stesso tempo un grandissimo spessore. Al lato goliardico e ridanciano ha sempre affiancato una riflessione attenta e profonda sull’importanza delle tradizioni e della loro storia, sulle finalità culturali, sociali e benefiche del carnevale, sull’importanza di valori come l’amicizia e la collaborazione, e sulla necessità di impegnarsi per far sì che tali valori vengano salvaguardati e portati avanti. Ci ha costantemente ricordato che il carnevale non si limita al mangiare, bere e divertirsi, ma che significa soprattutto passione, impegno, dedizione e sacrificio. Grazie all’inventiva e alla capacità di coinvolgimento che lo contraddistingueva, ha voluto fortemente ed ha inserito nel suo gruppo mascherato personaggi come il Benito Pitu e il Chichinun, ha voluto al suo fianco il gruppo dei menestrelli, con i quali, forte di una grande sensibilità musicale, ha dato vita ad alcune delle canzoni più belle del Carnevale.
Grazie alla sua verve, al suo acume e alla sua abilità oratoria, ed accompagnato da un gruppo affiatato del quale sapeva valorizzare le individualità, si è gradualmente imposto anche fuori dal contesto locale, fino a diventare vice presidente dell’Associazione Maschere Italiane, portando in tal modo la figura del Peru ed il nome di Borgosesia ai più alti livelli.
Ma l’importanza che Mario ha avuto per il Carnevale non si risolve esclusivamente nelle apparizioni pubbliche, nei discorsi ufficiali o nelle manifestazioni più esteriori. Altrettanto importante è stato il suo apporto quotidiano, anche al di fuori del periodo carnevalesco, guidato dalla costante volontà di dialogo, di confronto, di condivisione di punti di vista e opinioni, sempre con il fine di costruire qualcosa di migliore grazie al contributo e all’impegno di tutti.
Ora che il suo cammino su questa terra è giunto al termine, ci mancheranno i suoi racconti dei tanti carnevali del passato, che tutti ascoltavamo come bambini rapiti da una fiaba, ci mancheranno i suoi motti di spirito e le sue considerazioni argute, ma Mario non ci lascerà. Ciò che ha fatto, ed i valori che ha cercato di insegnarci, continueranno ad accompagnarci e a guidarci come un punto di riferimento imprescindibile.
E se tornando a casa dopo una veglia o una sfilata, magari con un bicchiere di troppo, guarderemo verso la Muntagnola, ci verrà in mente il suo volto, allegro e bonario ma allo stesso tempo intenso e penetrante, e allora canteremo una delle sue canzoni, convinti che sarà felice di essere ricordato così.