Tifosi SS Lazio manifestazione Agenzia delle entrate 11/03/2005 (servizio tratto dalle iene)

Dieci feriti e un arresto, blocco del traffico sulla via Cristoforo Colombo e cariche della polizia, comunicati stampa della Lazio e degli Irriducibili (il gruppo storico del tifo biancazzurro). E anche un tifoso in gravi condizioni, colpito da ictus dopo i disordini. Ha avuto un finale movimentato e inatteso la manifestazione dei tifosi laziali davanti al ministero delle Finanze, organizzata per sollecitare il fisco a concedere la transazione sui debiti fiscali. La giornata di ordinario caos inizia intorno alle 12, quando circa 3000 tifosi si riuniscono davanti all'Agenzia delle entrate in viale Europa, all'Eur. Gli organizzatori, i leader degli Irriducibili, fanno da servizio d'ordine e organizzano i cori. Tra i manifestanti molte donne ed anziani, il clima è tranquillo. Stona, però, uno striscione inquietante: «O salvezza o guerra». La polizia comunque sorveglia a pochi metri di distanza. La mattinata scorre senza problemi, con i rappresentanti della curva che arringano al microfono la folla e insistono sull'importanza dell'accordo con il fisco «da cui - è l'opinione anche del presidente Lotito - dipende il destino della Lazio». Parole giustificate: senza la "spalmatura" in più anni dei debiti fiscali (circa 150 milioni) per il club laziale sarebbe inevitabile il fallimento. Molti i cori contro il ministro del Welfare, il leghista Maroni (che giorni fa si era espresso contro la transazione). Dopo circa due ore i primi problemi. Una decina di tifosi va sulla vicina Cristoforo Colombo (la via più grande arteria in direzione del mare) e blocca il traffico. Dopo pochi minuti alcuni capi ultras intervengono per fare spostare il gruppo. Ma più tardi la via viene di nuovo bloccata. E le forze dell'ordine si muovono. Da diverse autoblindo scendono poliziotti e carabinieri che caricano la folla, per tre volte. Davanti al ministero è il panico. Nelle cariche alcune persone finiscono a terra, coperte di sangue. Un uomo, Alvaro delle Vedove di 47 anni, viene colpito da malore e risulta essere grave: ricoverato al Cto, gli verrà diagnosticata un'emorragia cerebrale. Dopo le 17 torna la calma. Ma solo all'Eur, perché nelle radio locali scoppia il finimondo. Nelle trasmissioni gestite da tifosi laziali si parla di «violenza indiscriminata» da parte delle forze dell'ordine e si citano i nomi di amici e conoscenti «finiti con la faccia aperta dalle manganellate». La tensione è altissima: i conduttori invitano la gente «a rimanere calma e a non creare problemi domani (oggi, ndr) all'Olimpico». Dove l'anticipo serale mette di fronte Lazio e Inter, un match considerata "caldo". Alla radio parla anche Fabrizio Toffolo, uno dei capi degli Irriducibili. «Quello che è successo è molto grave - dice - ho visto cose molto brutte e tanta cattiveria da parte delle forze dell'ordine. Noi ci muoveremo per vie legali: comunque invito tutti a stare calmi, c'è una partita delicata e dobbiamo tenere i nervi a posto». Dalla questura replicano che avevano «i tifosi che avevano bloccato la Colombo erano stati più volte invitati a spostarsi. Poi sono scoppiati i tafferugli: alcuni tifosi lanciavano verso gli agenti pietre e fumogeni, e le forze dell'ordine hanno dovuto fare alcune cariche per disperderli». Il bilancio finale, stando ai dati della questura, è da guerriglia urbana. Sei feriti tra i tifosi e quattro tra gli agenti. Dati che stupiscono, tenuto conto che i tifosi laziali avevano organizzato diverse manifestazioni senza incidenti. Il 28 maggio del 2004 sfilarono in 30.000 da piazza della Libertà fino all'Olimpico per scongiurare la crisi finanziaria, migliaia anche i tifosi che il 12 luglio manifestarono sotto la sede di Capitalia all'Eur. E 5000 quelli che hanno partecipato a un corteo il 12 febbraio scorso. Sempre senza problemi. Non si è fatto attendere l'intervento del presidente Claudio Lotito che, in un comunicato, si dice «rammaricato e stupito» per gli incidenti avvenuti «al termine di una manifestazione pacifica» e «manifesta tutta la più sentita solidarietà ai tifosi».
12 March 2005
pubblicato nell'edizione Nazionale (pagina 18) nella sezione "Sport"