Camorra: Arrestato Paduano, Reggente del Clan Gionta.
Автор: cittadinocampano
Загружено: 2012-11-25
Просмотров: 4885
Il baby boss Salvatore Paduano è finito in manette dopo tre anni di latitanza. L'hanno catturato i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata in un blitz che sembrava un film d'azione: il reggente del clan Gionta di Torre Annunziata era nascosto in un bunker ad Angri. Con lui c'era Luigi Fiamma, nipote del padrino di Sant'Egidio, Luigi Iannaco.
Tra le motrici dei camion parcheggiate una accanto all'altra di fronte al cimitero, il 21enne in fuga si sentiva al sicuro, anzi credeva di essere imprendibile. Quella zona solitaria a ridosso della rotonda che apre sulla strada per il valico di Chiunzi era diventata la sua zona: lontano da Torre Annunziata, ma non al punto da impedirgli di entrare nelle decisioni di Palazzo Fienga. Era una primula rossa, poi ha commesso qualche errore, ha lasciato qualche traccia dietro di sé, finendo così nel mirino.
Il blitz dei militari è durato un lampo, mentre calava il buio, poco dopo le quattro del pomeriggio. Il tempo di ordinare l'assalto poi il rampollo della camorra di Torre Annunziata ha avuto solo il tempo di sussurrare qualche parola. Poi ha alzato le mani accettando la sconfitta: «Mi arrendo», ha detto. Ma non aveva scelta. C'era un elicottero che gli volava sulla testa, c'erano decine di carabinieri in assetto da guerra e le armi puntategli contro. In quel momento, Salvatore Paduano aveva gli occhi sgranati e il volto pallido, sotto i lampeggianti blu è sembrato addirittura un ragazzo normale: jeans e felpa bianca e rossa, scarpe da ginnastica e cellulare. Un'immagine diversa dalla realtà, quella di un ragazzo che la camorra ha trasformato in boss, al quale fin da adolescente venivano consegnati i pizzini del bravo killer e del bravo camorrista. Il resto lo ha fatto lui, scalando la piramide del crimine.
Secondo gli investigatori, Sasa' è un predestinato, uno di quei ragazzi che nascono già arruolati nelle fila del clan Gionta, fedele a don Valentino non solo per gli ideali deviati, ma anche per legami di sangue. Suo padre Ciro (alias 'a bucatura) è un ergastolano, sua zia è donna Gemma, lady-camorra, la donna che ha sposato il capo dei capi, quella che per anni ha deciso strategie e vendette della camorra, almeno fino alla faida e allo tsunami ''Altamarea''. Ci sono finiti tutti in quel maxiblitz che ha portato in carcere il gotha della camorra di Torre Annunziata e anche per questo Salvatore Paduano si era ritrovato a fare il capo di Palazzo Fienga.
E' accusato di associazione a delinquere, di racket, persino di aver preso parte al massacro di Ettore Merlino quando era ancora minorenne. C'era anche lui nelle immagini che ripresero il prima e il dopo di quel massacro, un massacro per il quale sono arrivati i primi dieci ergastoli.
Dal 2009, secondo la direzione investigativa antimafia, e' lui il nuovo reggente dei Gionta, l'uomo al quale la cosca ha affidato i destini strategici ed economici. Non a caso, il suo nome è finito in una relazione anticamorra che recita: «Nella nuova Gomorra di Torre Annunziata si affaccia un giovane rampollo, aspirante boss, con un nome e cognome eccellente, deciso ad acquisire grande influenza ai danni delle altre aggregazioni criminose della città». L'aspirante boss aveva fatto passi da gigante, era arrivato in cima alla piramide e guidava il clan.
E questo lo si capisce anche dalla folla che assedia la caserma di via dei Mille a Torre Annunziata. Ci sono familiari e amici, sono decine di persone in attesa di rubargli uno sguardo. Restano li' fino a quando il boss non esce: sorride, e' tornato spavaldo, manda baci, saluta. Poi viene infilato in auto e trasferito al carcere di Poggioreale. E' quasi notte.
Davanti agli investigatori resta l'uomo che era con Salvatore Paduano al momento del blitz: e' uno dei proprietari del parcheggio di fronte al cimitero. Luigi Fiamma e' il figlio di Sabato, fratellastro del boss Luigi Iannaco. Parentele e frequentazioni scomode. La sua presenza accanto al boss latitante e' un indizio che rispolvera quei legami tra la camorra di Torre Annunziata e quella l'Agro, in particolare tra i giontiani e la malavita di Sant'Egidio del Monte Albino. Rapporti che Sasa' Paduano aveva stretto per organizzare la sua fuga. Tre anni da boss fantasma, fino alle 16 di ieri. Fino alle manette.
24/11/2012.
Доступные форматы для скачивания:
Скачать видео mp4
-
Информация по загрузке: