Il Dott. Vincenzo Del Buono sull'innovazione in odontoiatria | QUI Talk

Nella nuova puntata di QUI Talk, condotta da Rosanna Piturru, l’attenzione è rivolta ai temi della salute orale e dell’innovazione in odontoiatria. Ospite dell’intervista è il Dott. Vincenzo Del Buono, Medico Chirurgo specialista in Odontostomatologia con oltre trent’anni di esperienza, che accompagna il pubblico attraverso i temi della prevenzione, della diagnosi avanzata e delle soluzioni personalizzate, oggi possibili grazie a tecnologie sempre più evolute.

La prima visita: il punto di partenza della salute orale

«La salute della bocca è specchio della salute generale», spiega il Dott. Del Buono entrando subito nel cuore dell’intervista. «Il paziente viene sottoposto a una prima visita durante la quale vengono indagate le terapie in corso, eventualmente legate a qualche patologia pregressa, e quindi a un’ispezione intraorale della bocca, con valutazione del trofismo delle mucose e con la presenza o meno di segnali preoccupanti, che vengono intercettati».

Un primo step fondamentale, che permette di impostare un percorso personalizzato. «Successivamente si può eseguire una profilassi, una prevenzione efficace, e poi il paziente viene sottoposto a un’indagine radiografica che ci dà l’immagine dello stato delle strutture portanti, quindi l’osso e il legamento parodontale».

Diagnosi avanzata e soluzioni su misura

La diagnosi, oggi, si avvale di strumenti sempre più sofisticati. Dopo la panoramica iniziale, il percorso può essere approfondito in base alle esigenze cliniche. «A seconda del percorso che il paziente decide, unitamente all’odontoiatra, di portare avanti, vengono eseguite ulteriori indagini. Abbiamo in studio la Cone Beam, che ci permette di valutare tridimensionalmente lo stato delle arcate dentali».

Questa visione tridimensionale consente di costruire soluzioni su misura, che tengono conto non solo della funzionalità ma anche dell’estetica. «Attraverso le fotografie possiamo valutare le possibilità estetiche di risoluzione del problema e individuare la soluzione più adatta per il paziente, che può andare da una semplice riabilitazione conservativa, con faccette e otturazioni, fino a soluzioni di riabilitazione implantare più complesse».

Un’intera arcata dentale in tre ore

Ed è proprio sul tema degli impianti che l’intervista entra in uno degli aspetti più innovativi dell’odontoiatria moderna: la possibilità di riabilitare un’intera arcata dentale in tempi estremamente ridotti. «Grazie alla tecnologia digitale, all’intelligenza artificiale e alle indagini 3D che siamo in grado di eseguire, oggi possiamo progettare prima quello che potrebbe essere il piano di cura protesico più adatto per il paziente».

Un lavoro che si basa su una pianificazione minuziosa e che può essere eseguito anche in sedazione cosciente. «Grazie alla sedazione cosciente che possiamo eseguire in studio e a questa pianificazione, siamo in grado di effettuare la rimozione degli elementi compromessi, il posizionamento degli impianti e la consegna della protesi nell’arco di tre ore».

Come sottolinea la giornalista, dietro a questo risultato c’è un grande lavoro di squadra. «C’è un lavoro di pianificazione importante che viene fatto dall’odontoiatra», conferma Del Buono. «Successivamente viene consultato il tecnico di laboratorio, l’odontotecnico, per progettare la protesi più adatta per quella bocca, con l’estetica più adatta per il viso del paziente».

Soluzioni anche in assenza di osso

L’ultima parte dell’intervista affronta una delle criticità più frequenti: la mancanza di osso. Anche in questi casi, oggi, esistono soluzioni efficaci. «Grazie alle tecnologie attualmente a disposizione dell’odontoiatra, abbiamo la possibilità di progettare sostituzioni implantari anche in pazienti con gravi atrofie dei mascellari», spiega il dottore. «In questi casi utilizziamo ancoraggi extraorali, come impianti zigomatici, pterigoidei o griglie, che permettono anche a chi non ha un supporto osseo adeguato di avere una riabilitazione fissa su impianti in pochissimo tempo».

Un messaggio chiaro, che restituisce fiducia e centralità al paziente, e che chiude la puntata con una riflessione condivisa: il sorriso non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio biglietto da visita del nostro stato di salute.

Canali Qui Salute Magazine
Visita il nostro sito web: https://bit.ly/3kBLmjE
Visita la nostra pagina Facebook: https://bit.ly/2VZBbuS
Visita la nostra pagina Instagram: https://bit.ly/3rlRIol
Visita la nostra pagina LinkedIn: https://bit.ly/36QOuQt