Otto. Autobiografia di un orsacchiotto
Автор: Racconti in soffitta
Загружено: 2021-01-20
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#Giornatadellamemoria
Racconti in soffitta dedica anche quest'anno una preziosa lettura alla Giornata della memoria, perché crediamo nella memoria come virtù attiva, intesa non alla rievocazione ma all'azione sulla realtà, perché ciò che è accaduto non accada mai più!
Otto, autobiografia di un orsacchiotto, di Tomi Ungerer con le illustrazioni dell'autore.
E' la storia dell'amicizia tra due bambini, David e Oskar, nella Germania nazista, raccontata dall'orsacchiotto Otto, il loro compagno di giochi.
La guerra incombe e pone fine ai loro giochi spensierati, separa i due amici e impone loro sofferenze che non possono comprendere, e noi con loro.
Otto, che è “solo” un orsacchiotto, subisce gli eventi: la separazione da David, deportato con la sua famiglia, i bombardamenti sulla città, la devastazione della guerra, che lo separa anche da Oskar. Lo ritrova un saldato americano, che finita la guerra lo porta con sé e lo regala a sua figlia. Ma l'avventura di Otto, non finisce qui.
Questo libro racconta, con un testo parco, asciutto ma con immagini ricche di particolari, anche molto forti e strazianti (corpi agonizzanti, una città devastata), che la guerra è solo sofferenza, che non ci sono né vincitori né vinti, perché tutti ne escono sconfitti, segnati, privati degli affetti.
Eppure questa storia è pervasa da un'infinita dolcezza: l'ingenuità, la purezza dei sentimenti di Otto e dei suoi due piccoli amici.
L'autore
Tomi Ungerer, nato a Strasburgo nel 1931, ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, in Canada ed in Irlanda. Pittore, scultore, disegnatore satirico, è stato uno dei più grandi illustratori contemporanei, autore di fiabe insolite e pungenti. Nel 1998 ha vinto l'Hans Christian Andersen Award. E' morto in Irlanda nel 2019.
"Cosa mi ha spinto a dedicarmi alla letteratura per bambini? Direi di concepire storie che io stesso avrei amato da bambino.
Penso che sia fondamentale mostrare ai bambini che non importa quali siano i propri difetti, c'è sempre un modo per sopravvivere e vincere essendo diversi e sfruttando al meglio ciò che si ha. Voglio mostrare ai bambini che ognuno è diverso ma ugualmente unico.
Un elemento importante è che i bambini nei miei libri sono sempre senza paura. Sono stato allevato in quel modo da mia madre. Niente poteva smuoverla e l'umorismo prendeva sempre il sopravvento. Ad esempio ammiccando, disse con una risatina prima di un confronto con la Gestapo: "Vedrai, sono tutti idioti! " Tomi Ungerer
La traduzione è di Caterina Ottaviani, per l'edizione Mondadori
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