Omicidio Garlasco, l'ex maresciallo: "Tralasciata una pista che porta a due donne"
Автор: Milano Pavia TV - Canale 78
Загружено: 2017-01-12
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Omicidio Garlasco, l'ex maresciallo Marchetto : "Tralasciata una pista che porta a due donne"
Stefano Calvi Ha avuto sin dall'inizio una serie di sospettati che però molti di questi non hanno un alibi.
Francesco Marchetto Non lo dico io. Perché quando io parlo, perché ho letto le carte e sulla base dei riscontri, mi accorgo che ci sono tante lacune. Praticamente persone che dicono di essere uscite a un certo orario e dall'altra parte ci sono invece delle persone che le hanno visto uscire un'ora prima. Ora tutte queste cose che sono scritte in atti, è possibile che nessuno non le abbia mai letti? E se non le ha mai letti, perché? Oppure possiamo darci un perché e possiamo allora anche spiegarci come mai ci ritroviamo a nove anni di distanza con questo nuovo sospettato.
Stefano Calvi (00:00:55.00)
Ecco, però tra i suoi sospettati iniziali, da quello che ho capito, Sempio.
Francesco Marchetto (00:01:00.23)
No, no ma io non lo conoscevo proprio. Non c'era fra le carte proprio, perché era fra le carte del comando compagnia. La parte civile, perché non si limita a fare la parte civile e le indagini le fa fare ai magistrati preposti? Perché si vuole sostituire la magistratura? Faccia la parte civile. Poi ci sono i magistrati che, in base alle loro indagini potranno dire sì è lui, no, non è lui, è stata presa una cantonata. La parte civile, faccia la parte civile. Perché continua a sostituirsi? Questa visione di 2,13 agosto, no? Sì, 2/13 agosto. Mi scusi. Mi scusi. Non lo dico io, perché io parlo con gli atti, perché questa è la differenza. È un conto aprire la bocca e un conto è riportare cose scritte. Io riporto cose da scritte. Per cui qua c'è solo da trovare qualcuno che sappia leggere. Sempre detto che una pista, che è stata tralasciata, portavano a due elementi di sesso femminile.
Stefano Calvi (00:02:09.08)
Ecco, due elementi di sesso femminile...
Francesco Marchetto (00:02:10.11)
Due elementi di sesso femminile. Bisogna sviluppare le indagini...
Stefano Calvi (00:02:15.00)
E pare secondo quanto lei sta dicendo...
Francesco Marchetto (00:02:17.04)
Però, quando io alzai il dito, dopo una settimana venne esautorato, per cui non ebbi tempo da finire l'indagine.
L'ex maresciallo Francesco Marchetto ha rivelato in un colloquio che, durante le indagini sull'omicidio di Garlasco, sono state trascurate piste fondamentali, in particolare una che coinvolge due donne. Marchetto ha sottolineato come molti sospettati iniziali non avessero alibi solidi, ma che queste incongruenze non sono state adeguatamente esplorate. Secondo l'ex maresciallo, le lacune nelle indagini sono documentate nei verbali, ma non sono state considerate. Inoltre, ha criticato la parte civile per aver cercato di sostituirsi alla magistratura, precisando che le indagini dovrebbero rimanere competenza esclusiva degli inquirenti.
Il delitto di Garlasco avvenne il 13 agosto 2007. La vittima fu Chiara Poggi, una ragazza di 26 anni, trovata morta nella sua abitazione di Garlasco, un comune in provincia di Pavia. Era stata colpita ripetutamente alla testa con un oggetto mai ritrovato, probabilmente un corpo contundente, e lasciata senza vita vicino alle scale di casa. Fin dai primi momenti l’attenzione degli inquirenti si concentrò sul fidanzato di Chiara, Alberto Stasi, che fu la persona a ritrovare il corpo e a chiamare i soccorsi. La sua versione dei fatti, gli orari, le impronte e soprattutto la totale assenza di tracce di sangue sulle sue scarpe, pur essendosi trovato in una casa piena di schizzi ematici, sollevarono molti sospetti.
Nel tempo ci furono vari colpi di scena:
Stasi fu assolto in primo grado nel 2009 e in appello nel 2011.
La Cassazione annullò l’assoluzione e dispose un nuovo processo.
Nel 2015, dopo questo nuovo procedimento, Alberto Stasi venne definitivamente condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. NOTA Marchetto fu tra i primi a intervenire sulla scena del crimine e a coordinare le indagini iniziali. Tuttavia, nel corso del tempo, il suo operato è stato oggetto di critiche e indagini. Nel 2016, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per falsa testimonianza. Secondo l'accusa, avrebbe fornito dichiarazioni non veritiere riguardo a una bicicletta nera, elemento chiave nelle indagini, sostenendo di aver assistito personalmente alla deposizione di una testimone, circostanza poi smentita. La sua falsa testimonianza avrebbe contribuito a sviare le indagini e a influenzare le sentenze di primo e secondo grado che inizialmente portarono all'assoluzione di Alberto Stasi, fidanzato della vittima e successivamente condannato in via definitiva. Oltre al coinvolgimento nel caso Poggi, Marchetto è stato condannato nel 2013 a due anni e otto mesi di reclusione per favoreggiamento della prostituzione e peculato. La sentenza è stata confermata in appello nel 2014 . Francesco Marchetto è stato il comandante della stazione dei Carabinieri di Garlasco nel 2007, anno dell'omicidio di Chiara Poggi Garlasco
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