I tre laghi di Sassersa 2400m Valmalenco (SO) 28 Ottobre 2022

Primolo 1270m, Valmalenco (SO). Lascio l'auto appena entrato in paese dove iniziano i sentieri, il numero da seguire è il 301, che indica l'alta via della Valmalenco, altre indicazioni, comuni al primo tratto, fanno riferimento al rifugio Bosio e al lago Lagazzuolo, escursioni già fatte in precedenza; per la verità si potrebbe portare la macchina fino a 1371m, risalendo il paese, ed arrivando alla fine della strada asfaltata, guadagnando così un quarto d'ora all'andata e uno al ritorno, va beh un minimo di fatica in più, comunque ci si congiunge al sentiero. Prato 1615m, e Alpe pradaccio 1721m, sono tappe sul percorso, dove eventualmente rifornirsi d'acqua; diversi guadi incontrati, il solo pericolo è quello di entrare in acqua con gli scarponi. Fino ai 1850m, mi godo la bellezza autunnale dei larici gialli, uno spettacolo sempre gradito agli occhi; oltre il sentiero diventa EE, sia per ripidezza che per la necessità di sapersi muovere su una traccia di rocce non sempre stabili, e in questo periodo scivolose. La ripida salita si attenua un po' verso i 2200m, quando già si vede, e si sente il torrente scorrere sotto il pietrame. La Val Sassersa è selvaggia e malinconica, e deriva il suo nome da "sasso arso", per il colore rossastro e giallo ocra delle rocce, ricche di minerale ferro. Confesso di aver sempre avuto un debole per le valli e le montagne di roccia rossa, quel color ruggine, che sembra incendiarsi al sole; comunque arrivo al primo lago a 2368m, il cielo si è un po' velato, ma nel giro di un'ora, tornerà il sole della mattina. Ho impiegato tre ore per giungere al lago Inferiore, soste comprese, e primo pranzo con vista lago. L'Alta Via continua verso il Passo Ventina, ma io vado a sinistra verso il grande lago di Mezzo, proprio sotto le cime appuntite del Pizzo Rachele e della Punta del Lago. I tre laghi glaciali hanno una disposizione a rosario, dove il più basso riceve l'acqua dal più alto; è una sensazione bellissima costeggiare il lago, e godere di questa meraviglia della natura. Manca all'appello il terzo lago, quello Superiore, più piccolo e appartato, ma che mi ha dato le emozioni più dolci; pochi metri di salita, oltre la fine del lago di Mezzo, e si scopre questo angolino della valle, nascosto alla vista, ma veramente una bella sorpresa. Il lago presenta un velo di ghiaccio, che quasi non ci se ne accorge, e una limpida acqua azzurra; siamo a 2400m, ma voglio risalire il dosso roccioso, per vedere i tre laghi dall'alto. Mi accorgo presto delle fessure e dei profondi scavi nella roccia, storicamente qui erano presenti giacimenti di rame, calcopirite e magnesite, e i testi fanno riferimento ad un'antica cava in loco; c'è anche una diceria riguardante una miniera d'oro, mai provata. Arrivo a 2445m, e devo dire, che ne è valsa proprio la pena, adesso riesco a vedere tutte e tre i laghi, meraviglioso il panorama con le montagne rosse, a fare da sfondo. Passano le ore, e mi accorgo della presenza di un altro escursionista al lago di Mezzo, mi dice, che ha passato la notte in tenda al primo lago, e in mattinata è salito al passo Ventina, con l'intenzione di fare un anello, e rientrare poi da Chiareggio, ma di aver trovato parecchio ghiaccio al Passo, e di esser così tornato indietro; comunque è una bella chiacchierata prima di iniziare il ritorno. Ora il tempo è tornato bello, e sullo sfondo del primo lago, si vedono chiaramente il Pizzo Scalino, la Punta Painale e la Vetta di Ron sull'altro versante della Valmalenco; scendo con attenzione fino all'Alpe Pradaccio, e quindi prendo un sentiero diverso per rientrare a Primolo, con l'ultimo immancabile guado di giornata. Quest'escursione chiude il mese di ottobre, ed è stata proprio una bella avventura, andare ad ammirare questi tre bei laghi, vere perle naturale della Valmalenco. Quattordici chilometri percorsi, ma si può partire un centinaio di metri più in alto, e accorciare leggermente tempi e tragitto; tre ore l'andata al primo lago, mezz'ora per arrivare al terzo, ugual tempo per il ritorno. dislivello +/-1200m. In solitaria, 28 Ottobre 2022.