Falcone "fu perseguitato", la verità di Claudio Martelli
Автор: Rovigo IN Diretta
Загружено: 2023-02-07
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LENDINARA - Il ricordo di Giovanni Falcone risuona tra le pareti del teatro Ballarin di Lendinara grazie alle parole di Claudio Martelli, ex ministro dalla giustizia e attualmente giornalista, autore e conduttore. Delfino di Craxi, militante del Psi, Martelli ha lavorato a stretto contatto con il magistrato Falcone durante il periodo al ministero, affidandogli la direzione degli affari penali, in un momento in cui lo stesso Falcone si trovava in difficoltà nella sua Palermo, avversato non soltanto dalla cupola di Cosa Nostra, ma anche dai suoi stessi colleghi della magistratura.
Questo il cuore del libro “Vita e persecuzione di Giovanni Falcone”, edito da La Nave di Teseo e presentato per Polesine incontri con l’autore, rassegna organizzata da Fondazione Aida in collaborazione con le amministrazioni comunali ospitanti.
Una platea gremita e curiosa ha accolto Claudio Martelli, presentatosi con semplicità ma soprattutto con onestà attraverso le domande della moderatrice, la giornalista Giorgia Brandolese, con la quale si è instaurato un proficuo dialogo che ha portato a svelare parti importanti del libro e anche della vita dello stesso ex ministro.
Tante le vicissitudini che hanno caratterizzato l’operato prima del pool antimafia con Falcone e Borsellino e poi a Roma, dove il magistrato siciliano ha operato a stretto fianco con Martelli, cercando di dare alla lotta alla mafia un’impostazione efficace.
Fino al tragico epilogo che tutti conosciamo: la strage di Capaci dalla quale sono trascorsi poco più di trent’anni. Claudio Martelli lo ha definito: “Il giorno più brutto della mia vita”.
E in effetti lo è stato perché un uomo “probo”, come dice l’ex ministro, non doveva finire così mentre stava lottando per difendere lo Stato, quello stesso Stato che soprattutto nella realtà siciliana gli aveva dichiarato guerra. Tutto questo sfocerà poi nel 41bis e nel programma di collaborazione con i pentiti di mafia, i due strumenti con i quali la lotta alla mafia c’è stata e persiste.
Sentiti i ringraziamenti da parte del sindaco di Lendinara, Luigi Viaro, che ha introdotto alla serata, così come soddisfatto è stato il pubblico presente che alla fine dell’incontro ha formato una lunga fila non soltanto per acquistare il libro ma anche per poter avere un ricordo con Claudio Martelli, rivelatosi prima di tutto un uomo appassionato di ciò che ha fatto, un vero amico di Falcone, una persona la cui intransigenza e il rigore morale sono esempio di una Prima Repubblica che, nel bene e nel male, non esiste più, lasciando dunque spazio ad una politica fatta più di slogan che di contenuti.
Il prossimo evento in programma è previsto per il 10 febbraio alle 21 a San Martino con la polesana Sonia Aggio che presenterà il suo libro d’esordio, “Magnificat”.
Gi. Bra.
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