Micerino e la regina - Gruppo di Menkaure e Khamerèr Nebti II

Scoperto nel 1910 da George Reisner della Harvard University di Boston - ove oggi è custodito al Fine Arts Museum - il gruppo scultoreo di Micerino e la regina, che risale al 2530 a.C. circa, ci presenta tutte le caratteristiche tipiche della scultura egizia e ci anticipa molti dei tratti che ritroveremo nella prima statuaria arcaica greca.

00:00 Introduzione al gruppo scultoreo
00:51 I dati (2530 a.C., basalto, 142 cm, Fine Art Museum, Boston)
01:55 I diversi materiali e la lavorazione della pietra
04:06 Statue reincarnazione dei defunti (realtà e rappresentazione)
05:02 Vaga somiglianza e nome inciso (non ritratti)
06:18 Le collocazioni (camera funeraria o templi funerari)
06:44 La riscoperta nella piana di Giza (George Reisner 1910)
07:46 Le precedenti disastrose esplorazioni (piramide di Micerino)
08:53 Lo scavo al tempio di Micerino e le triadi
10:10 La composizione e lo stile (influenza sui greci)
13:01 Il klaft o nemes (copricapo), barba posticcia e scendit
13:58 L'inespressività dei volti (immutabile ed eterno)
15:18 L'anatomia del corpo (eternamente giovane e perfetto)
16:39 Lo sguardo in avanti (spazio senza tempo, eterno)
17:29 La postura della regina (Khamerèr Nebti II)
18:29 Il panneggio e l'anatomia in trasparenza
19:21 L'abbraccio (unione felice e terrena)
20:23 Il colore sulle statue (l'eternità del basalto che riemerge)
20:58 L'identità della donna
22:10 Il piede in avanti e le braccia distese