Instagram cancella i filtri bellezza e Facebook il fact checking: perchè?

Meta ha recentemente annunciato la cessazione dei programmi di fact-checking di terze parti su Facebook, Instagram e Threads negli Stati Uniti, sostituendoli con un sistema di "Community Notes" simile a quello di X (ex Twitter). Questo cambiamento mira a promuovere la libertà di espressione, riducendo le restrizioni sui contenuti, ma ha suscitato preoccupazioni per il possibile aumento della disinformazione.
Il sistema di "Community Notes" consente agli utenti di aggiungere contesto ai post considerati fuorvianti, con valutazioni collettive. Tuttavia, questo approccio è stato criticato per la sua dipendenza dal consenso degli utenti piuttosto che da standard verificabili[5]. In Europa, i programmi di fact-checking saranno mantenuti almeno fino al 2025, in conformità con il Digital Services Act (DSA), che impone obblighi per contrastare la disinformazione[1][2].
Inoltre dal 14 gennaio 2025, Meta ha deciso di rimuovere tutti i filtri di bellezza creati da terze parti su Instagram e altre piattaforme del gruppo, chiudendo la piattaforma Meta Spark utilizzata per sviluppare tali effetti. Rimarranno disponibili solo i filtri AR di proprietà di Meta, attualmente limitati a circa 140, rispetto ai milioni esistenti. La scelta nasce dalla volontà di promuovere standard estetici più realistici, ridurre gli effetti negativi sulla salute mentale, e concentrare risorse su tecnologie come l'intelligenza artificiale

Quale il senso di queste strategie? Una risposta potrebbe essere il nuovo corso politico dell'Amministrazione USA