Con gli Elefanti del Bernini, di Capena, di Annibale e di Marina - Elephant Company

Gli elefanti nel Piatto di Capena . Elephant plate to commemorate the Roman victory over Pyrrhus Piatto di Capena in ricordo del trionfo di Manio Curio Dentato - Elephant plate ceramic, ca. 275-270 BCE from Capena, Italy; inv. no. 23.949 ETRU Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Piatto di Capena in ricordo del trionfo di Manio Curio Dentato, il generale vincitore di Pirro nel 275 a.C. As consul in 275 BC, Dentatus fought Pyrrhus in the inconclusive Battle of Beneventum which nevertheless forced Pyrrhus out of Italy. Il famoso piatto di Capena appartiene a una classe di vasi a vernice nera con decorazione dipinta chiamati pocola. Alcuni esemplari recano, infatti, l’iscrizione del nome di una divinità, cui il vaso doveva essere dedicato, seguito dalla parola pocolom, vaso destinato all’offerta di vino nelle libagioni. Il piatto è verniciato di nero e decorato, al suo interno, con linee e motivi di rosette e foglie d’edera, suddipinti in bianco, giallo e rosso. Il medaglione centrale mostra un’elefantessa, seguita dal piccolo che allaccia la proboscide alla sua coda. L’elefante più grande presenta una bardatura da combattimento: sul dorso, sopra una gualdrappa, è montata, retta da cinghie che si allacciano al corpo, una torretta merlata, occupata da due arcieri pronti a colpire con armi da gittata gli avversari; sulla nuca è seduto un conduttore che pungola l’animale. Il piatto fa riferimento, come ci confermano le fonti, a fatti storici realmente accaduti, ovvero alle campagne di Pirro in terra italica. Nel 280 a.C., i Tarentini avevano chiamato in aiuto contro i romani Pirro, re dell’Epiro, uno dei generali più famosi del tempo, che sbarcò in Lucania portando con sé mercenari e circa venti elefanti indiani, animali fino ad allora sconosciuti in occidente, che i Romani appellarono “buoi lucani”. Gli elefanti ebbero un ruolo fondamentale nella battaglia di Eraclea, vinta da Pirro (280 a.C.); in tale occasione, infatti, persero la vita migliaia di soldati romani, a causa dello scompiglio creato nelle loro fila dagli sconosciuti pachidermi. La vittoria di Pirro fu, tuttavia, controbilanciata dalle gravi perdite arrecate al suo esercito da alcuni elefanti imbizzarriti. Nelle battaglie successive, i Romani escogitarono alcune tecniche anti-elefante: frecce incendiarie, fossati, piattaforme semoventi, fino a quando, nel 275 a.C., sotto il comando di Manio Curio Dentato ebbero la meglio sull’esercito epirota presso Maleventum, che fu da allora ribattezzata con il nome di Beneventum. Otto elefanti furono catturati e quattro portati a Roma in trionfo. (di Alessia Argento) https://www.museoetru.it/etru-a-casa-...

L'Elefantino della MInerva - The Bernini’s elephant farting towsrds Dominican monastery The curious statue of an elephant carrying a small Egyptian obelisk, which is in the piazza outside the church, was erected on behalf of the friars in 1667. The obelisk itself was dedicated by Pharaoh Apries in the 6th century BC, who is mentioned in the Bible as Hophrah (Jeremiah 44.30). It belonged to the then Egyptian capital of Sais originally, and was allegedly brought to the the Roman Isaeum by the emperor Diocletian in the late 3rd century. It was found buried by the Dominicans when they were building a new guest-house next to their garden in the mid 17th century. They had the influence to keep hold of it, in order to embellish their church. The elephant was designed by Bernini, but carved by Ercole Ferrata who was one of his pupils (...) The story as to why the elephant has a saddle-cloth is as follows: Originally, Bernini designed the sculpture as standing on four legs only. However, one of the friars called Giuseppe Paglia (who fancied himself as an architect) objected that this was unsafe, and insisted on no void under the elephant's belly. Bernini knew that this was nonsense, but had to alter the design nevertheless. In revenge, he arranged the sculpture so that the elephant's rear end is facing the convent with its tail slightly displaced, as if it were farting (the last bit of the story is probably ben trovato). (Wiki Fandom)