Ophelia - Francesco Gualerzi...
Автор: Renzo Sartini
Загружено: 2017-05-22
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Ophelia è un pezzo che nei concerti da qualche anno viene eseguito molto poco. Per non dire per niente. Ma è un pezzo di una dolcezza incredibile. Voi sicuramente l'avete sentita cantata da Augusto, e poi da Danilo. Ma pochi, sicuramente sapranno che questa canzone nei concerti dopo Augusto, la cantava Francesco Gualerzi da solista. Ci sono pochi e rari video. Io ha la registrazione di un live. Ascoltate la dolcezza di Francesco, nel cantare questo bellissimo pezzo. Purtroppo il video ha due sole foto. Le ho perse tutte quelle con Francesco, non ne avevo molte, però... Quando l'hard disk del mio vecchio pc mi si bruciò. Perdonate... In questi giorni ho ricordato Francesco Gualerzi. Francesco nasce il 31 Marzo del 63.
Studia musica come polistrumentista con il sassofono solista e altri strumenti con cui si specializzerà più tardi. Studia nel Conservatorio di Reggio Emilia. In quel tempo, Andrea Mingardi lo prende con il suo gruppo. Poi fonda un gruppo proprio e si presenta come solista nelle Voci Nuove al Festival di Castrocaro, che vince con un suo brano. Il suo nome d’arte è Francesco Hertz. Con questo si presenta anche a Sanremo, sempre per le voci nuove e si classifica in finale al 5° posto. Studia anche il sassofono Jazz. Nel 1993, entra come polistrumentista nei Nomadi. Dove si fa moltissimo apprezzare. Tra il 93 e il 98, vince molti riconoscimenti con i Nomadi e molti riconoscimenti personali; Dischi d’Oro e di Platino, sopra tutto con il disco “LA SETTIMA ONDA”. Anche LE STRADE GLI AMICI E IL CONCERTO, vende oltre 250.000 copie con il singolo di lancio cantato da Francesco, UN PUGNO DI SABBIA.Come singolo inciderà anche NE GIOIA NE DOLORE. Con Danilo sacco, formerà un duo affiatatissimo per 5 anni. Ecco: Francesco… secondo me questo artista anche se per poco, e’ stato un'altro grande della famiglia Nomade. La sua permanenza nel gruppo e’ stata di circa sei anni, mi sembra dal 93 al 98, ma ha senz’altro lasciato una grande impronta. A me Francesco piaceva tantissimo, era un abile polistrumentista; clarinetto e sassofono i suoi strumenti preferiti, ma anche un bravo cantante, la sua voce ben si integrava con quella di Danilo. Ha avuto un grave compito... Ricominciare... conoscevo la sue emozioni e quelle di Danilo, d'altra parte splendidamente riportate in una bellissima e storica Vhs. Vedere le loro prove di Lontano in teatro, cantata da Danilo e Francesco, nella Vhs che ancora oggi mi piace tantissimo, mi fece capire dal video e dalle interviste di Barbieri che i Nomadi ricominciavano. In quel periodo anche se ero lontano mi sentivo vicino al gruppo ed ero informatissimo sulle pieghe che stavano seguendo gli avvenimenti, fui felicissimo ed emozionato quando seppi che i Nomadi, ripartivano proprio da Novellara. Non mancava giorno che per telefono mi facevo raccontare come erano andati o le prove o i concerti, con che spirito i fans, la generosa famiglia Nomade accoglieva i nuovi ragazzi... Non mi sarei perso il loro nuovo cammino nemmeno morto. No, non potevo proprio stare lontano dal loro esordio di Novellara. Cosi mi arrivavano le notizie dai concerti, dove qualcuno si diceva deluso, ma anche con i tantissimi che invece li incoraggiavano ad andare avanti. Beh lo ripeterò sempre, troppo emozioni mi ha dato questo gruppo, sono in credito con loro. Tornando a Francesco, dico la verità affermando che e’ stato grande il mio dispiacere quando ha lasciato per motivi personali (e si dice) di salute il gruppo. Nel suo ultimo periodo aveva avuto molti abbassamenti di voce e credo che, in fondo questo sia stato il vero motivo del suo abbandono: la paura di perdere la voce. Inoltre sempre si dice, che negli ultimi tempi faticasse molto a tenere i ritmi del gruppo; posso capirlo, si sa’ che essere un membro del gruppo Nomade non e’ facile. Molti spostamenti e poco riposo quando le date sono così una vicina all’altra. Insomma sul suo abbandono furono molte le voci, ma io penso che la verità vera la sappiano, com’è giusto che sia, soltanto Beppe, i suoi compagni di allora e l’interessato. D’altra parte credo a Beppe quando dice che dai Nomadi non e’ mai stato mandato via nessuno. Comunque certo fu un abbandono strano e improvviso. Però giustamente credo sia giusto riportare il motivo che ha dato Francesco stesso, sul quale ha scritto nella sua biografia ufficiale il suo Manager Nando Daolio, che io possiedo, del suo abbandono dai Nomadi: Francesco, decide di lasciare i Nomadi, poichè sente l’esigenza di affrontare nuove esperienze musicali e ricercare un nuovo sound, frutto di una evoluzione maturata con anni di musica rock, fusione musica etnica. Beh, a me sembra una cosa troppo studiata e spicciola per giustificare questo suo abbandono. Mah… Chissà se mai Francesco, nel suo intimo, oggi non rimpianga questo suo abbandonato mondo Nomade... gia: chissà !!! Ai posteri la vera sentenza…
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