Area archeologica di Sperlonga, la villa di Tiberio e lo sguardo di Ulisse

Il museo e i suoi dintorni rappresentano il punto di partenza per un viaggio unico fra natura e storia, mito e letteratura


Nel 1957 i costruttori della strada litoranea fra Terracina e Gaeta furono protagonisti di una scoperta eccezionale. A poche centinaia di metri dalla cittadina di Sperlonga, lungo l'antica via Flacca Valeria, s'imbatterono in una serie di resti archeologici, che nel giro di breve tempo furono identificati con la villa di Tiberio (imperatore dal 14 al 37 dopo Cristo), più volte citata dalle fonti antiche, ma la cui collocazione era sconosciuta. Sempre dalle fonti è noto che nel 26 Tiberio durante un banchetto fu salvato dal crollo di alcune rocce grazie al coraggio dell'amico Seiano: l'episodio, narrato da Svetonio e da Tacito, probabilmente avvenne proprio in questo luogo, all'interno della grotta. La villa, il cui primo nucleo risale all'età tardo repubblicana, era costituita da una serie di terrazze rivolte sul mare. In quanto residenza imperiale, era inoltre impreziosita da una ragguardevole collezione di oggetti d'arte che includeva teste, busti, statue e gruppi marmorei. Alcuni vennero alla luce nel corso degli scavi e recuperati, sebbene ridotti allo stato di frammenti minuti. Nel 1963, a distanza di appena sei anni dal ritrovamento, il Museo archeologico nazionale di Sperlonga, su progetto di Giorgio Zama, era pronto per l'inaugurazione. Ancor oggi esso rappresenta uno snodo fondamentale della cosiddetta Riviera di Ulisse, punto di partenza per un viaggio fra natura e storia, mito e letteratura, con gli stessi occhi con cui tanti secoli fa li abbracciò Tiberio; e ancor prima, naturalmente, con gli occhi di Ulisse. Orario di visita: dal mercoledì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19). Area archeologica: dal mercoledì alla domenica, gennaio 8.30 - 16.30, febbraio-marzo 8.30 - 17, aprile-maggio 8.30 - 18, giugno-agosto 8.30 - 19, settembre 8.30 - 18, ottobre 8.30 - 17, novembre-dicembre 8.30 - 16. È consentito l'ingresso a gruppi di trenta persone, oltre la guida. Per i gruppi è necessaria la prenotazione chiamando dal lunedì al venerdì al numero 0771.548028. ( CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/area-archeo...