Cimitero ebraico di Ferrara

Il cimitero ebraico di Ferrara, in via delle Vigne, tutt’ora in uso, è il più antico dell’Emilia Romagna. E' situato a ridosso di un tratto delle mura estensi, ed a fianco del grande cimitero cattolico della Certosa . Secondo gran parte della storiografia risale al 1626, ma una tomba, che riporta come data di morte l’anno 1549, testimonia che il complesso è molto più antico, Purtroppo, quest’area venne parzialmente saccheggiata e le tombe distrutte dall'odio cristiano e dall'inquisizione. Molti elementi ornamentali sono stati trafugati anche nei secoli successivi, a conferma della discriminazione che hanno sempre segnato il popolo ebraico.
Oltrepassato il portale d’ingresso, ci si immerge in un’ambiente naturale straordinariamente tranquillo e solenne. Sembra veramente di essere in un mondo a parte, dove il tempo è scandito dalla memoria affidata alla pietra. Come tutti i terreni sacri, questo luogo custodisce un significato profondo per la cultura ebraica, principalmente per due ragioni. La prima, quella fondamentale, è che si tratta di un luogo nettamente separato dal mondo dei vivi. Qui, infatti, si celebra e si contempla il trapasso. La seconda è legata alle sue lapidi, molte delle quali custodiscono storie e simboli volti a rappresentare continuità, ricordo e connessione spirituale.
Mentre i cimiteri cristiani spesso consentono varie forme di omaggi e decorazioni floreali, nei cimiteri ebraici non si usano tali manifestazioni, enfatizzando invece la semplicità e il rispetto per la memoria del defunto attraverso la preghiera e il ricordo.
In conclusione, visitare questo luogo è una esperienza molto toccante ed emozionante.

elaborazione musicale digitale di Lorenzo Guaia