Samantha Cristoforetti ha rimesso piede nella sua “casa spaziale”

Dopo un viaggio durato 15 ore e 45 minuti, Samantha e i suoi tre colleghi sono infine arrivati sulla Stazione spaziale internazionale. L’attracco della capsula Crew Dragon Freedom al modulo Harmony è avvenuto nella notte, all’una e trentasette ora italiana. Il portellone d’accesso alla Iss è stato aperto poco dopo, alle 3:15. Il primo a entrare nella Stazione spaziale è stato il pilota della Crew-4, Bob Hines, quindi è stata la volta di Jessica Watkins e Samantha Cristoforetti, e infine è entrato il comandante, Kjell Lindgren, anch’egli veterano dello spazio, proprio come Samantha.

Alla Crew-4 è stato dato il benvenuto a bordo dai sette astronauti già sulla Stazione, tra i quali Matthias Maurer dell’Esa, il cui ritorno sulla Terra è previsto a breve, al termine di una missione di sei mesi. Fino ad allora la Stazione spaziale sarà piuttosto affollata: gli inquilini della base orbitante sono al momento undici: sei americani, due europei e tre russi.

L’arrivo di Samantha segna l’inizio ufficiale della sua seconda missione nello spazio, la missione Minerva. Moltissimi gli esperimenti che le sono stati affidati, sei dei quali progettati dall’Agenzia Spaziale Italiana. «Sono esperimenti che daranno un fondamentale contributo all’innovazione europea sulla Terra», ha sottolineato il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher, «esperimenti con ricadute per lo sviluppo industriale e la salvaguardia dell’ambiente, fino all’esplorazione profonda dello spazio». Alcuni in particolare hanno infatti a che fare con gli effetti della permanenza nello spazio sull’organismo umano, come lo stress ossidativo e l’impatto della microgravità sull'udito e sull’apparato riproduttivo femminile.

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