Episodio 10: L’ultima notte, la monchetta e un nuovo inizio - Le babbe nel Maghreb

L’ultimo giorno del viaggio è arrivato: è il 23 settembre 2012 e Silvia ed Elena si preparano a salutare la Tunisia… ma non senza qualche ultima, immancabile “babbanza”. L’episodio si apre con il ricordo dell’ultima notte in hotel: insonne, tormentata da pulci, zanzare, ansia di partenza e — nel diario — dal timore esagerato di “rappresaglie integraliste”. Le sorelle ridono delle loro paranoie di allora, ma ricordano anche la paura concreta per l’incontro molesto della sera precedente, che rende persino la colazione un momento di allerta. E, ovviamente, puntuale come un orologio, il “molesto stanza 25” ricompare anche la mattina. Tra valigie da chiudere (compresa la storica monchetta, con una ruota in meno), tentativi falliti di rilassarsi con parole crociate e un tasso di ansia in costante salita, la giornata scivola verso la partenza. Nel frattempo Elena riesce anche a farsi fregare 10 euro per tre accendini, convinta di aver speso 50 centesimi: un gesto che lei definisce la sua “opera di carità da zia d’America”. C’è poi il taxi per l’aeroporto (10 dinari ben contrattati), il tassametro coperto con un pacco di Marlboro, la valigia che costa 25 euro di sovrapprezzo, un panino libanese al tonno e formaggio e gli ultimi dinari spesi in mazzetti di gelsomino che “puzzano di c***o”, ma che salvano Elena dal vicino d’aereo all’aglio. Il diario di viaggio si conclude qui… ma l’episodio no.
Silvia ed Elena raccontano un ultimo ricordo rimasto iconico nel loro vocabolario familiare: il venditore di scarpe false che, invitandole a provarle, pronunciò l’immortale frase “Provale dans le  piede”. 🌟 Lo spoiler più grande: Elena ha ritrovato non uno, ma ben due altri diari di bordo. Dopo Le Babbe nel Maghreb, il viaggio continua. Le prossime mete saranno:
Valencia e Fuerteventura (2010) – un viaggio in tre, precedente a questo.
Minorca (2013) – diario più breve, ma con un’altra terza persona “ospite”.
La prossima serie comincerà da Valencia e Fuerteventura.

Grazie per aver viaggiato insieme a noi in questo diario così intimo, buffo e improvvisato.
Le Babbe torneranno presto!

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