Calcioscommesse: verità NASCOSTE e DUBBI sull'inchiesta

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Questa volta ci soffermeremo su uno dei misteri per eccellenza della storia del calcio italiano: lo scandalo del calcioscommesse del 1980, che ebbe ripercussioni sulle fondamenta del sistema, ma che a distanza di 40 anni, anniversario caduto proprio in questo 2020, ancora presenta diversi punti oscuri. Stavolta però ci concentreremo sul lato meno conosciuto dell'inchiesta e parleremo dunque di: “Calcioscommesse: le verità nascote e i dubbi sull'inchiesta”.

Il giorno in cui arrestarono il calcio: così chiamarono il momento in cui in Italia esplose lo scandalo del Totonero, partite per le quale i calciatori garantivano accomodamenti per permettere di regolare il flusso delle scommesse clandestine sul calcio. All'epoca non era infatti possibile scommettere sui singoli match come oggi, c'era solo il Totocalcio ma allibratori clandestini gestivano un grande flusso di denaro sottobanco.

Forse il 1980 ha segnato l'anno zero, il giorno in cui arrestarono il calcio italiano fece capire come si decise di far pagare alcuni, accertata la loro colpevolezza in sede sportiva, per colpe che probabilmente abbracciavano l'intero sistema con rarissime ed isolate eccezioni. In questo senso furono significative le parole di Paolo Rossi, che terminò la sua squalifica due mesi prima l'inizio del Mondiale del 1982, in cui fu protagonista solo grazie alla testardaggine di Enzo Bearzot, che lo volle con sé oltre ogni evidenza.

Guarda il video per scoprire tutti i particolari!

Scritto e realizzato da: Fabio Belli
Video: Videvo Team

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